domenica 30 settembre 2012

La Wonderland digitale italiana

La digitalizzazione della sanità italiana avanza. Dal primo di ottobre nella nostra regione andrà a "regime" la ricetta elettronica.
Molti dubbi però circondano questa cosiddetta rivoluzione digitale che a molti non sembra procedere nè in maniera equilibrata nè matura.
Segnalo un articolo molto interessante di Andrea Lisi  ripreso dal sito di http://punto-informatico.it/ che spiega molto bene la pasticciata vicenda della digitalizzazione amministrativa e sanitaria in Italia.

sabato 29 settembre 2012

Avvio a regime della ricetta elettronica.

Dopo aver concluso nella nostra sede di via Merulana 272 i corsi relativi alle procedure informatiche per l'invio della ricetta elettronica, ricordiamo a tutti i colleghi che con decreto del 02/07/2012  l'avvio a regime della ricetta elettronica nella Regione Lazio è stato fissato al 30 settembre. 
Scarica il testo pubblicato sulla GU del 11/07/2012

Essendo già in atto  la ricerca di fondi da parte della  Regione Lazio, anche mediante procedimenti segnalati in un precedente post, sarà bene che i colleghi che non vogliano farsi sottrarre l'1,15% dei sudati emolumenti (e magari anche l'indennità informatica), procedano ad adeguarsi, anche se controvoglia.

Tutto ciò in applicazione di quanto previsto dagli accordi collettivi nazionali siglati il 27 maggio 2009, i quali prevedono esplicitamente che, dal momento dell'avvio a regime del sistema tessera sanitaria-collegamento in rete dei medici-ricetta elettronica, il medico in rapporto di convenzione con il SSN sia tenuto al puntuale rispetto degli adempimenti di cui al citato DPCM 26 marzo 2008.

L'inadempienza si intende verificata nel caso in cui le ricette prescritte e trasmesse telematicamente a partire dalla data di avvio a regime siano, su base mensile, inferiori all'80% del totale delle ricette compilate dal medesimo medico, per le quali risultano al Sistema Tessera Sanitaria erogate le relative prestazioni di farmaceutica e specialistica ambulatoriale, tenuto anche conto dei sistemi informativi regionali di cui all'articolo 4 del DPCM 26 marzo 2008. 

Ricordiamo comunque, come segnalato in un precedente post, che lo SMI ha inviato, tramite studio legale incaricato, una lettera di diffida e messa in mora della regione proprio su questo argomento. 


Dal C.d.M. via libera alla privatizzazione della Croce Rossa

Quì la sintesi di Quotidiano Sanità
Quì il testo entrato in C.d.M.


venerdì 28 settembre 2012

Polemiche all'interno dell'ENPAM: la versione di Sciacchitano

La potete leggere a questo link

BALDUZZI: IN PROSSIMO C.d.M. L'AGENDA DIGITALE

DENTRO CI SARANNO FSE E REGISTRO TUMORI.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 27 set. - L'Agenda digitale al cui interno ci saranno anche il fascicolo sanitario elettronico e il registro nazionale dei tumori dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri venerdi'. "E' piu' che probabile", ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, a margine di una conferenza nel suo dicastero.

giovedì 27 settembre 2012

Le Regioni sulla riforma Balduzzi

Come previsto le Regioni hanno bocciato il Decreto Balduzzi con un documento che esprime parere negativo su diversi punti. Ora probabilmente  verrà riscritto, sempre come previsto.

Quì il documento da scaricare


Un gradito contributo

Un collega mi ha scritto la seguente mail di cui pubblico un ampio stralcio.
Cara Pina,
non so rispondere attraverso il blog, ma  voglio raccolgliere il tuo invito  a fare segnalazioni o a dare suggerimenti su tematiche di lavoro e di interesse aziendale.
  1. Appropriatezza prescrittiva di enti ospedalieri ed asl (corretto uso del ricettario regionale e certificazione di prognosi clinica e lavorativa alla dimissione)
  2. Idem per strutture private accreditate che "giacciono" nella nostra ASL esempio Figlie di San Camillo, Cavalieri di Malta, Rome American Hospital, cliniche varie almeno  per la certificazione alla dimissione.
  3. Richiesta da parte di strutture pubbliche di accertamenti (PTV.Policlinico Casilino etc etc) con codici interni che non corrispondono al nomenclatore nazionale e regionale: tali ricette saranno respinte dal MEF ed il MMG non potrà trasmetterle... risultando LUI/LEI inadempiente
  4. Anomalia da verificare e correggere in 3° distretto  (non so se si verifica anche negli altri): il MMG viene obbligato all'assunzione congiunta in CAD anche per semplice richiesta di assistenza infermieristica. Il tutto si concretizza in tempo speso per ottenere risposta telefonica dal CAD, concordare appuntamento a domicilio secondo i LORO tempi di lavoro (mi pare 09:30-12:30 e mai prima e mai dopo), tempo in attesa del loro arrivo a casa del paz. (puntualità, almeno per me, evento rarissimo) ed infine compilare ,su un enorme lenzuolo di cartella clinica, l'esame obiettivo (per caso i colleghi del cad ne sono ritenuti  incapaci dai loro dirigenti??? Oppure si ritiene che senza cartaccia preliminare gli infermieri non siano in grado di fare medicazioni?). Cartella clinica che nessuno leggerà mai, nessuno aggiornerà, che sembra creata da qualcuno solo per amore di iconografia burocratica senza nessun vantaggio per il paziente, che invece subisce il danno del procrastinare la presa in carico.
 Invito tutti i colleghi a dare un contributo sul tema (norme, leggi, regolamenti, esperienze)...... 

In allegato trovi  una cosa interessante proveniente da Latina, far scrivere  dal direttore anche quì una cosa del genere non dovrebbe essere impossibile




 Da Doctor News
Pavia: Asl sanziona Mmg che non prescrivono online


Più di cento medici di famiglia sono stati sanzionati dall'Asl di Pavia per non aver trasmesso on line almeno l'80% delle ricette, come vuole l'accordo integrativo lombardo del 2011. L'intervento dell'azienda - a quanto si sa il primo nella regione in materia di flusso dati - è stato subito censurato dallo Snami provinciale, che parla di comportamento antisindacale: una buona parte dei Mmg sanzionati, infatti, aveva aderito da ottobre a dicembre all'agitazione organizzata dal sindacato autonomo contro il Siss (Sistema informativo sociosanitario). «La protesta» spiega Salvatore Santacroce, presidente di Snami Pavia «prevedeva l'astensione dal Siss per le ricette e l'invio telematico dei soli certificati». Quindi meno prescrizioni on line, ma l'Asl non ha tenuto conto dello "sciopero bianco" e ha fatto ugualmente partire le sanzioni: «E ad alcuni medici» puntualizza Santacroce «non solo è stata applicata la decurtazione dell'1,15% prevista dall'Acn, ma è stato tolto anche l'incentivo all'informatizzazione».
In realtà l'Asl non se l'è presa solo con i Mmg che avevano aderito alla protesta: come ammette lo stesso Snami, infatti, le multe avrebbero raggiunto anche medici estranei alla protesta. Tra i quali, persino quei curanti che non sono riusciti a raggiungere la soglia minima per motivi tecnici: «L'Air esclude sanzioni per inadempienza dovuta a problemi di collegamento, in ogni caso siamo già pronti a far partire una serie di ricorsi».
Ma da Pavia il caso potrebbe presto estendersi ad altre province della regione. «Temo che ce ne renderemo conto gi&agrav e; con i cedolini di settembre» avverte Roberto Carlo Rossi, presidente Snami Lombardia «il sistema continua a non funzionare correttamente ed è difficile che i medici abbiano superato la soglia richiesta. Riteniamo inammissibile che per problemi non dipendenti dalla loro volontà, i Mmg debbano essere puniti».




mercoledì 26 settembre 2012

La medicina "liquida" del grande rifondatore

L'ineffabile Milillo insiste nel sostenere che l'H24 può essere realizzata senza risorse aggiuntive grazie ad un'organizzazione "liquida" (link).
Di seguito riporto l'articolo che riporta il Milillo-pensiero, ma prima mi domando quale sia la medicina "liquida" a cui il grande rifondatore è avvezzo.

Fimmg, medico di base h24 puo' partire senza risorse aggiuntive 
Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - Medici di famiglia ottimisti: la riforma della medicina del territorio, prevista dal decreto Balduzzi, si può fare. Anche senza soldi, almeno per il momento. Si può infatti partire anche senza creare strutture 'ad hoc', ma semplicemente collegando 'in rete' i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, la guardia medica, e gli specialisti ambulatoriali. Insomma, mettendo in piedi un'organizzazione 'liquida' che, oltre a garantire una copertura oraria - che già c'è - possa assicurare ai cittadini una migliore continuità assistenziale". E' il pensiero di Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), a margine del primo ciclo di audizioni per la conversione in legge del decreto sanità, oggi in Commissione Affari Sociali della Camera.
Nel corso dell'audizione, Milillo ha espresso "soddisfazione" per i contenuti del provvedimento messo a punto dal ministro della Salute Renato Balduzzi, che "ha il merito di ribadire con determinazione l'esigenza di mettere mano con urgenza al potenziamento dell'assistenza territoriale". Per quanto riguarda le cure primarie, il Dl approvato da Palazzo Chigi prevede l'aggregazione, ma senza obbligo, per tutti i camici bianchi della medicina generale. L'obiettivo è quello di garantire l'attività assistenziale h24, vale a dire per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana.
L'h24 però, per il segretario della Fimmg in qualche modo è già realtà: "Più che altro - spiega - si tratta di migliorala. Ma già ora i cittadini possono contare sul medico di famiglia di giorno e sulla guardia medica di notte e nei festivi. Il problema però - aggiunge - è che questi due settori lavorano separati, non offrono continuità assistenziale. Garantiscono solo una copertura oraria". Da qui l'esigenza di far lavorare queste figure 'in rete'. "Per lavorare non c'è bisogno di stare fisicamente insieme. Certo - sottolinea Milillo - quello può essere utile. Ma per costruire maxi-ambulatori attrezzati di tutto punto ci vogliono risorse. E quelle al momento non sembrano esserci. Nel 2006 l'ex ministro della Salute Livia Turco aveva stimato in 1,5 miliardi l'anno il costo per la realizzazione effettiva della macchina h24".
Il Dl Balduzzi, secondo il segretario nazionale della Fimmg, rappresenta comunque una buona base di partenza. "La riorganizzazione dell'assistenza territoriale prevista dall'articolo 1 del decreto - ha detto Milillo nel corso del suo intervento in Commissione - rappresenta il riconoscimento formale delle aggregazioni funzionali territoriali e delle Unità complesse di cure primarie".
Affinché la nave della riforma arrivi in porto, resta però da superare lo 'scoglio' rappresentato dalle Regioni. Gli enti locali, infatti, a detta di Milillo, "finora hanno fatto resistenza, ma - ha aggiunto il leader della Fimmg a margine dell'audizione - sono ottimista sulla possibilità di aprire un vero dialogo in cui siano ascoltate le proposte nel merito. Ma senza tornare indietro".

Passi da gigante

Il segretario regionale laziale del sindacato maggioritario ha dichiarato che con la Polverini la medicina generale ha fatto passi da gigante (leggi quì).
Ci deve essere sfuggito qualcosa*, sarebbe interessante sapere almeno in che direzione.
*è noto che una dieta povera di ostriche e champagne non stimola l'intelligenza...

Il fallimento del modello aziendale nella gestione della sanità

Oggi Ivan Cavicchi* pubblica sul suo blog un interessante articolo sull'argomento specificato nel titolo.
Vi invito a leggerlo collegandovi a questo link



*docente di Sociologia delle organizzazioni sanitarie e Filosofia della medicina all’università Tor Vergata di Roma

Spesa farmaceutica primo quadrimestre 2012

Resi  disponibili  i   dati   relativi   alla   spesa   farmaceutica convenzionata SSN nel periodo 
gennaio-aprile  2012, che ha  fatto registrare una  riduzione   del-11,5% rispetto ai  primi 
quattro mesi  del 2011 a  fronte di un  aumento delle ricette  (+0,2%).  L'andamento   della 
spesa   nei   primi  quattro   mesi   del  2012  e'influenzato soprattutto  dal calo  del valore 
medio delle  ricette (-11,8%) in quanto  vengono erogati a carico del SSN farmaci di costo 
sempre piu' basso. 
 
 

martedì 25 settembre 2012

Prima riunione del Consiglio dei Sanitari

Oggi si è riunito per la prima volta il consiglio dei sanitari neoeletto.
All'ordine del giorno c'erano l'approvazione del regolamento interno e l'elezione del segretario e del vicepresidente.
Il presidente del consiglio è d'ufficio il Direttore Sanitario.
Si è stabilito che le convocazioni saranno mensili e si discuterà su tematiche concordate di volta in volta.
Appena mi sarà inviato il verbale della seduta di oggi  lo pubblicherò sul blog.
 
Nel frattempo invito chi vuole , a farmi segnalazioni o a darmi suggerimenti su tematiche di lavoro e di interesse aziendale in maniera tal che io possa portarle,per la  discussione,in consiglio.
 

Equivalenti? Forse si, ma forse no

L'EMA sospende l'autorizzazione di alcuni equivalenti per inattendibilità degli studi clinici

Lo scorso 20 settembre l'Agenzia Europea dei Medicinali ha completato una revisione di nove medicinali autorizzati con procedura centralizzata e nazionale, a seguito di preoccupazioni sulla modalità di conduzione di alcuni studi presentati come parte delle loro domande di autorizzazione al commercio.

Gli studi interessati sono stati tutti condotti presso la struttura di Ricerca Cetero, di Houston in Texas, dove la Food and Drug Administration ha effettuato ispezioni in merito alle analisi di laboratorio di alcuni studi "bio-analitici" relativi al periodo tra aprile 2005 e giugno 2010. I risultati di questi studi non possono essere considerati attendibili, pertanto è stato chiesto al CHMP di valutare se i problemi identificati possano avere un impatto sul profilo beneficio-rischio di questi medicinali e di rilasciare un'opinione se mantenere, variare, sospendere o ritirare l'autorizzazione all'immissione in commercio in Europa.

- Per i medicinali equivalenti Cilazapril Teva, Fenofibrato Pensa, Fenofibrato Ranbaxy, Leflunomide Actavis, Leflunomide Apotex, Ribavirina Teva e Ribavirina Teva Pharma B.V. sono stati condotti presso la struttura di ricerca in questione studi di bioequivalenza per dimostrare che producono nel corpo gli stessi livelli di principio attivo del loro medicinale di riferimento. Nonostante il Comitato abbia osservato che non sono stati identificati problemi con i prodotti attualmente in commercio, ha concluso che la loro autorizzazione al commercio deve essere sospesa fino a che la ditta non fornirà dati attendibili, in quanto gli studi di bioequivalenza sono una parte obbligatoria della domanda di autorizzazione al commercio.

- Per il farmaco Temodal il CHMP ha osservato che gli studi condotti presso la struttura di ricerca erano due studi presentati a supporto dell'approvazione del medicinale nella formulazione soluzione per infusione. Il Comitato ha concluso che i dati provenienti da questi studi sono stati confermati da altri studi condotti in altre strutture e pertanto non vi è nessun impatto sul profilo beneficio-rischio e non è necessario alcun ulteriore provvedimento.

- Per il medicinale Tygacil il Comitato ha osservato che gli studi condotti presso questa struttura non supportano nessuna indicazione o raccomandazione alla sua prescrizione. Uno di questi studi è uno studio di "farmacocinetica" nei bambini, i cui risultati sono inclusi nelle informazioni del prodotto. Tuttavia, poiché Tygacil non è approvato per l'utilizzo in questa popolazione, nessun provvedimento specifico è stato ritenuto necessario. Nonostante ciò il CHMP ha richiesto alla ditta di aggiornare le informazioni del prodotto con i nuovi dati revisionati.

L'EMA segnala a pazienti e prescrittori che non sono stati riscontrati problemi di sicurezza con nessuno di questi medicinali in commercio. I pazienti che stanno assumendo uno dei medicinali equivalenti che sono stati sospesi devono essere informati della disponibilità di trattamenti alternativi. I pazienti che hanno qualsiasi dubbio devono rivolgersi al loro Medico o Farmacista.

Sarà rilasciata a tempo debito una decisione della Commissione Europea.


La Sisac certifica la rappresentatività dello SMI-UNP


Il Sindacato dei Medici Italiani (Smi) e l'Unione Nazionale Pediatri (Unp) hanno dato vita alla nuova sigla SMI-UNP (Federazione Pediatri). Consegnate le deleghe alla Sisac che ha certificato la rappresentatività nell’area.

La segreteria Smi Lazio dà il benvenuto alla moltitudine di colleghi pediatri dell'UNP che hanno dato vita insieme allo SMI alla Federazione Pediatri SMI UNP.
Siamo convinti che nella Regione Lazio, anche grazie all'apporto di nuovi e numerosi contributi, daremo vita ad ulteriori ed importanti iniziative al servizio dei colleghi.

Soddisfazione da parte del Segretario Generale dello Smi, Salvo Calì e del Presidente della Unp, Antonio De Novellis: “Abbiamo dato voce (e rappresentanza giuridica) a tutti quei pediatri che in questi anni hanno chiesto e continuano a chiedere un nuovo soggetto sindacale che tuteli davvero la categoria e valorizzi l’area della pediatria italiana, fiore all’occhiello del Ssn. Più organizzazioni sono rappresentative, più sana, e chiara, è la dialettica sindacale. Si rompe, finalmente, un duopolio e siamo sicuri che ciò consentirà l’apertura di un processo di rinnovamento anche negli altri sindacati”.

“La pediatria di libera scelta – hanno concluso i due dirigenti sindacali - ha bisogno di idee nuove, di una rottura con il passato, come dimostrano anche le ultime vicende legate al Decreto Balduzzi. Anche in questa occasione sono prevalse logiche acritiche di adesione all’iniziativa del Governo (a ruota di altri sindacati convenzionati), a scapito dei molti problemi irrisolti dell’area e delle specificità di un settore che necessità, invece, di una rappresentanza forte e propositiva”.  




lunedì 24 settembre 2012

La Polverini si è dimessa

Quì l'articolo del "corriere"
Quì quello di "Repubblica"


Ulteriori istruzioni ministeriali sulla prescrizione per principio attivo.

Al ministero della salute hanno sentito la necessità di spiegare ancora una volta come applicare la famigerata norma sulla prescrizione  per principio attivo.
Sostanzialmente nessuna novità, le indicazioni date ai colleghi su questo blog risultano corrette comprese quella di non considerare valide eventuali sigle (tipo MC o VP) suggerite dalla segreteria nazionale di un noto sindacato.
Risulta altresì valido il suggerimento di settare nel Lay-Out di stampa del proprio gestionale la stampa contemporanea sia del principio attivo che del nome commerciale, cosa del resto inevitabile visto che finora nessun gestionale supporta un algoritmo complesso come il pensiero del ministro o quello suggerito alle software house dal segretario nazionale del sunnominato noto sindacato.
 Questa la nota del Ministero:

ADEMPIMENTI DEL MEDICO
A) Le nuove modalità prescrittive previste dal comma 11-bis dell’articolo 15 del decreto-legge n.95/2012 riguardano soltanto i casi in cui ricorrono entrambe le seguenti condizioni:

  •   il paziente è curato per la prima volta per una patologia cronica o è curato per un nuovo episodio di patologia non cronica mediante l’impiego di un determinato principio attivo
  •   esistono sul mercato più medicinali equivalenti a base del principio attivo scelto dal medico per il trattamento. 
La norma quindi, come già ribadito più volte, non riguarda le terapie croniche e quelle con farmaci a brevetto non scaduto.
 
Quando ricorrano queste condizioni, il medico DEVE prescrivere il medicinale mediante l’indicazione del suo principio attivo. In aggiunta a questa indicazione obbligatoria, il medico HA FACOLTA’ di indicare il nome di uno specifico medicinale a base di quel principio attivo (sia esso un medicinale “di marca” o un medicinale con denominazione generica, costituita dalla denominazione comune internazionale o scientifica, accompagnata dal marchio o dal nome del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio).
 
Pertanto, nei casi sopra descritti, la ricetta risponde alle previsioni di legge se indica:
- il solo principio attivo, ovvero
- il principio attivo + il nome di un medicinale a base di tale principio attivo
Non è conforme a legge la ricetta che, nei casi descritti, indichi soltanto il nome di uno specifico medicinale.
 
B) Anche nei casi descritti nella lettera A il medico può rendere vincolante la prescrizione di uno specifico medicinale (che egli dovrà comunque scrivere in ricetta, per quanto detto, in aggiunta al principio attivo e mai da solo), quando lo ritenga non sostituibile per la cura del paziente, così come già previsto dall’articolo 11, comma 12, del decreto-legge n. 1/2012. In tale ipotesi, però, la clausola di non sostituibilità deve essere obbligatoriamente accompagnata da una sintetica motivazione. Tale motivazione non potrà in nessun caso fare riferimento alla presunta o dichiarata volontà del paziente né riferirsi, tautologicamente, a generiche valutazioni di ordine clinico o sanitario, ma dovrà, sia pur succintamente, indicare le specifiche e documentate ragioni che rendono necessaria la somministrazione al paziente di quel determinato medicinale, anziché di un altro ad esso equivalente (ad esempio, accertata intolleranza del paziente a determinate sostanze comprese fra gli eccipienti di altri medicinali a base dello stesso principio attivo). L’assenza della motivazione, così come la presenza di una motivazione inidonea, rende la ricetta non conforme a legge.


Viene quindi così esplicitamente esclusa la possibilità di far riferimento alla scelta del paziente o al generico "Motivo Clinico"  o ancor di più alla sigla M.C.
 

C) Nei casi diversi da quelli descritti alla lettera A (e cioè in tutti i casi in cui si debba continuare una terapia già in atto per il trattamento di una patologia cronica o non cronica), non trovano applicazione la disposizione dell’obbligatoria indicazione del principio attivo e le correlate disposizioni del comma 11-bis dell’articolo 15 del decreto-legge 95. In simili ipotesi, pertanto, il medico potrà prescrivere uno specifico medicinale. Naturalmente, anche in questo caso, pur in assenza di una puntuale previsione normativa al riguardo, egli potrà limitarsi a indicare il solo principio attivo, quando ritenga che questa modalità sia idonea al raggiungimento dello scopo terapeutico che intende perseguire: è del tutto evidente, infatti, che, alla luce dell’innovazione contenuta nel decreto-legge n. 95/2012, la prescrizione mediante indicazione del principio attivo non può considerarsi contra legem, quando utilizzata al di fuori dei casi in cui la stessa è prevista come obbligatoria.


Ne consegue che la prescrizione che contenga il solo principio attivo è comunque valida anche per le terapie croniche o per i farmaci a brevetto non scaduto. Quindi, a maggior ragione è valida la ricetta che contiene sia il nome del principio attivo che quello del brand.
 
Nelle ipotesi ora considerate, qualora, nel prescrivere uno specifico medicinale, intenda evitare, per specifiche e documentate ragioni di ordine clinico, che il paziente sia trattato con un medicinale diverso da quello da lui indicato, il medico potrà apporre la clausola di non sostituibilità, senza necessità di motivarla, conformemente a quanto già previsto dal decreto-legge n.1/2012.
 
D) Sia nei casi descritti alla lettera A sia in quelli a cui si riferisce la lettera C, il medico resta tenuto a informare il paziente della presenza in commercio di farmaci di uguale composizione in principi attivi, nonché forma farmaceutica, via di somministrazione, modalità di rilascio e dosaggio unitario uguali, come previsto dal primo periodo del comma 12 dell’articolo 11 del decreto-legge n. 1/2012.

ADEMPIMENTI DEL FARMACISTA
L’ultimo periodo del comma 11-bis dell’articolo 15 del decreto-legge n. 95/2012 specifica che, anche nelle ipotesi disciplinate da tale comma (e cioè quelle di primo trattamento di malattia cronica o di nuovo episodio di malattia non cronica per il quale sono disponibili più medicinali equivalenti) il farmacista deve attenersi a quanto indicato nell’articolo 11, comma 12, del decreto-legge n. 1/2012.
 
Il farmacista dovrà pertanto comportarsi nel modo seguente:
A) se nella prescrizione è indicato il solo principio attivo (oltre, ovviamente, a forma farmaceutica e dosaggio), il farmacista, dopo aver informato il cliente, dovrà consegnargli il medicinale avente il prezzo più basso (come già imposto dall’articolo 7 del decreto-legge n. 347/2001, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 405/2001). Nel caso che più medicinali abbiano un prezzo corrispondente al prezzo più basso, il farmacista terrà conto dell’eventuale preferenza del paziente. Qualora quest’ultimo, invece, richieda espressamente un medicinale a prezzo più alto, il farmacista dovrà richiedere al paziente di corrispondere la somma pari alla differenza fra il prezzo del medicinale richiesto e quello del medicinale erogabile con onere a totale carico del Servizio sanitario nazionale
 
B) se nella prescrizione è indicato, oltre al principio attivo, la denominazione (“di marca” o generica) di uno specifico medicinale, il farmacista, qualora nella ricetta non risulti apposta dal medico la indicazione di non sostituibilità, è tenuto a fornire il medicinale prescritto quando nessun medicinale equivalente ha prezzo più basso; in caso di esistenza in commercio di medicinali a minor prezzo rispetto a quello del medicinale prescritto, il farmacista è tenuto a fornire il medicinale avente il prezzo più basso (o uno dei medicinali aventi il prezzo più basso), fatta salva l’eventuale espressa richiesta del paziente di ricevere comunque il farmaco prescritto dal medico, previo pagamento della differenza di prezzo
 
C) se nella prescrizione, oltre alla denominazione di un medicinale specifico, risulta apposta l’indicazione della non sostituibilità del medicinale (sia nella forma “semplice” utilizzabile per la prosecuzione di trattamenti in corso, sia nella forma corredata di sintetica motivazione, da utilizzare per i casi disciplinati dal comma 11-bis dell’articolo 15 del decreto-legge n. 95/2012), il farmacista dovrà chiedere al paziente, informandolo delle ragioni della richiesta, di corrispondere la somma pari alla differenza fra l’eventuale prezzo più alto del medicinale prescritto e quello del medicinale erogabile con onere a totale carico del Servizio sanitario nazionale. 

 

Lo SMI incontra le forze politiche

Dopo aver presentato il proprio documento politico e i propri emendamenti il Sindacato Medici Italiani ha iniziato a incontrare le forze politiche.
 RIUNIONI CON PDL E IDV. MERCOLEDÌ PROSSIMO CON IL PD E L’UDC
Sono in corso dalla settimana scorsa diversi incontri tra il Sindacato dei Medici Italiani (Smi) e le forze politiche per discutere del cosiddetto Decreto Balduzzi e per presentare eventuali emendamenti al testo nell’iter di conversione in legge. Il sindacato ha approvato un documento politico che analizza il provvedimento e che avanza diverse proposte di modifica (già pubblicate su questo blog).
Lo SMI ha già avuto un contronto con i senatori, Stefano De Lillo, Raffaele Calabrò del Pdl e Felice Belisario del Idv. Mercoledì prossimo l’appuntamento è con i responsabili nazionali Sanità del Pd, l’onorevole Paolo Fontanelli e dell’Udc, il senatore Claudio Gustavino. 
Intanto la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha chiesto anche allo Smi una memoria sul decreto. 
 
 

domenica 23 settembre 2012

Interrogazione Regionale

A proposito di cercare di vedere ciò che c'è dietro l'apparenza, a questo link potete visualizzare l'interrogazione regionale del consigliere Giulia Rodano sulla compatibilità degli incarichi del dott. Crisarà, ideatore del progetto codici bianchi/verdi della Regione Lazio, che svolge sia un ruolo istituzionale FIMMG che un ruolo remunerato di consulente per la ASL RmD e per la Regione.


Fuori Tema. Ma non troppo.

Oggi ho voglia di ricordare e far ricordare.
Anche perchè come diceva  George Santayana: «Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo», e ritengo importante, in un epoca in cui sembra prevalere l'apparenza, cercare di vedere ciò che è dietro le quinte.
Ad esempio voglio ricordare di quando l'attuale Presidente del Consiglio del governo cosiddetto tecnico,  scriveva in termini entusiastici dell'operato del suo predecessore.
Leggete Quì l'articolo sul Corriere della Sera per sapere cosa scriveva.
Era il non lontano 14 agosto 2011; il 12 novembre 2011 il governo Berlusconi si dimetteva, e il 16 novembre Mario Monti accettava l'incarico di presidente del consiglio, per risanare un'economia e una politica sulla quale in precedenza aveva dato un giudizio molto positivo...
C'è di che riflettere...


Due doverose segnalazioni

Spesso le buone iniziative passano sotto silenzio e rimangono misconosciute.
Vorrei contribuire a ricordare, e allontanare dall'oblio, due ottime iniziative collegate con il Sindacato Medici Italiani.
  • Grazie all'impegno della nostra collega Cristina Patrizi, e dell'intero consiglio che lo ha deliberato, sul sito dell'Ordine dei Medici di Roma,  sono state messe a disposizione di tutti i medici, sul sito dell'Ordine, previa registrazione gratuita, tutte le evidenze di letteratura, le linee guida internazionali, oltre 2000 tra le principali riviste scientifiche mediche ed odontoiatriche, la Cochrane Library e Pubmed Full Text (ossia l’intero articolo scientifico disponibile) mediante due importanti sistemi di Banche dati di letteratura scientifica con le società Ebsco Publishing e Wolters Kluwer. Si tratta di strumenti di aggiornamento ai massimi livelli sia per struttura e funzionalità dei siti che per contenuti. Saranno gli stessi medici a scegliere quale dei due sistemi accettare, al termine del periodo di prova, come strumento definitivo, sempre offerto gratuitamente a tutti i colleghi. Si tratta di uno strumento strategico per investire sulla qualità e sullo spessore della nostra professione.
  • Durante il Consiglio Nazionale SMI  tenutosi a Napoli il 19 novembre scorso, è nato l’Osservatorio sulle Politiche della Disabilità, come sportello on line rivolto ai nostri iscritti dove inoltrare richieste su tematiche inerenti al mondo della disabilità .Saranno date  risposte  a quesiti individuali o si affronteranno  questioni di carattere generale. L’indirizzo a cui rivolgersi è: politichedisabilità@sindacatomedicitaliani.it


sabato 22 settembre 2012

Neppure al tavolo tecnico sembra riuscire la quadratura del cerchio della ricetta elettronica con la prescrizione per principio attivo.

Doctornews(21/09/2012)
Prescrizione principio attivo, da tavolo tecnico richieste modifica

Problemi di rodaggio per la prescrizione con principio attivo introdotta ad agosto dalla spending review tra polemiche e scetticismi. Gli inconvenienti principali riguardano il sistema ricetta elettronica di Sogei, adeguato per recepire le indicazioni di legge (tradotte anche nelle linee guida recentemente distribuite alle software house) ma tutt'altro che fedele alla casistica prevista dalla normativa. In sostanza, quando il medico prescrive con Aic (cioè specifica il nome dell'equivalente da dispen sare, branded o generico) il sistema impone l'uso della dicitura "non sostituibile" e poi obbliga a motivarla. «Non è quello che dice la legge» osserva Guido Marinoni, rappresentante della Fimmg al tavolo tecnico sulla prescrizione per principio attivo istituito dal ministero della Salute «nel caso di paziente cronico con terapia già avviata, infatti, il medico può continuare a prescrivere il farmaco già in uso indicando o meno la non sostituibilità, in questo caso senza necessità di motivazioni».
L'inconveniente non è drammatico, perché il medico che prescrive attraverso il "filtro" di un gestionale si vede arrivare un segnale di errore ma riesce comunque a concludere la procedura. A usare la "web application" di Sogei, invece, la prescrizione verrebbe abortita. «L'impiego di questo applicativo è limitatissimo» prosegue Marinoni «ma comunque il baco va messo a posto: no n lo chiediamo solo noi e la Fnomceo, anche le Regioni lo hanno segnalato».
Ma questo non è l'unico problema del momento. Qualche spina arriva anche dalla lista di equivalenza che l'Aifa ha diffuso di recente per supportare la prescrizione con principio attivo. E nella quale non figurano solo gli "off patent", ma anche farmaci con brevetto ancora in vigore. «La norma della spending review dovrebbe riguardare solo gli equivalenti» interviene ancora Marinoni «quindi non si capisce che ci facciano gli altri nell'elenco: il medico che prescrive una specialità brevettata non è vincolato alla casistica prevista dalla legge». Anche in questo caso, la richiesta di medici e Regioni (così come dei produttori) è che si rimetta velocemente mano all'errore. E intanto c'è chi sospetta che dietro alla "svista" ci possa essere un piano per spingere progressivamente i medici alla sola prescrizione con principio attivo.


Ciò che ipotizza il giornalista di DoctorNews alla fine dell'articolo, a mio avviso è poco probabile, in quanto facilmente attiverebbe un ricorso di costituzionalità e di conformità legislativa che porterebbe probabilmente all'abrogazione della norma stessa, e dubito che Balduzzi, che in fondo è professore di diritto costituzionale all'Università Cattolica, ne sia veramente inconsapevole. 
 

Un altro sondaggio sulla prescrizione per principio attivo

Articolo di Marco Cambielli MMG e Vicepresidente SNAMID pubblicato su Univadis il 20/09/2012.

Le nuove norme sulla prescrizione dei farmaci: opinioni, problemi e scelte dei MMG
A un mese dalla pubblicazione del decreto “spending review”, che ridefinisce le norme prescrittive dei farmaci, sono state raccolte da SNAMID, società scientifica dei medici di famiglia, le opinioni di 700 MMG italiani sulle difficoltà interpretative e i problemi percepiti nel processo prescrittivo che hanno riscontrato nella pratica clinica rispetto all’assistenza e alle cure che garantiscono complessivamente a un milione di persone.
Nell’analisi dei risultati dell’indagine la prima considerazione da fare è l’attenzione che i MMG hanno nei confronti del tema (domanda 1). La normativa non è ritenuta chiara nel 38% dei casi, una percentuale elevata in considerazione degli interlocutori tecnicamente preparati a valutazioni di misure complesse relative ai farmaci che condizionano pesantemente il quotidiano professionale. Ciò dimostra che la norma poteva e doveva essere scritta meglio.
Proprio la coscienza dell’importanza dell’atto terapeutico come processo di elevato valore nell’occorrenza di malattia, anche per le implicanze legate al rapporto medico-paziente, danno ragione della interpretazione della responsabilità in capo al medico nel trattamento cronico (domanda 2). E’ condiviso il fatto che nel trattamento cronico si rileva la maggiore incidenza di situazioni di fragilità fisica , psicologica e/o sociale del paziente di cui il MMG è consapevole e sulla quale impegna la maggior parte delle proprie energie.
Le risposte su come viene prescritto il farmaco (domanda 3) rilevano che il 50% dei medici che hanno partecipato alla rassegna delega in qualche modo, più o meno direttamente, la cessione del farmaco prescritto senza indicazioni precise, il “recipe” professionale, al farmacista. Desta motivo di preoccupazione l’abbandono dell’indicazione del brand nella prescrizione anche per i farmaci a brevetto vigente (28%) e nel caso di prescrizioni nuove (16%) o anche dei farmaci a brevetto scaduto (6%); solo il 50% per il nuovo trattamento o per trattamento acuto mette il marchio o il nome del produttore. Ciò può portare all’interpretazione, colta palesemente in molti colleghi, di uno stato di prostrazione e di demotivazione all’impegno di essere più determinati nell’indicazione terapeutica, come risposta all’incessante ritmo di sempre più complesse implicazioni burocratiche nell’atto terapeutico, che sono iniziate con le note CUF, poi AIFA, e proseguite coi piani terapeutici, le prescrizioni “per conto di”, etc che costringono a veri e propri slalom prescrittivi quotidiani.
Il tutto con la coscienza diffusa (81%) che la prescrizione del solo principio attivo non libera dalle implicazioni medico-legali della prescrizione, cioè che il medico diventa responsabile anche di decisioni altrui. (risposta 4).
Rimane confortante la coscienza, nel 92% delle risposte, dell’importanza del rapporto medico paziente nella eventuale scelta del farmaco generico (risposta 5).
Sarebbe auspicabile che aumentasse la percentuale (59%) di modalità di prescrizione che garantisce al paziente il farmaco prescritto (domanda 6). Questo non solo per motivi medico-legali, ma per l’affermazione della potestà prescrittiva che leggi italiane ed internazionali affidano in via esclusiva al medico, professionista a ciò delegata per scienza e coscienza.
Infine le nuove norme inducono i medici a scegliere, per ragioni di tempo, le opzioni dei software prescrittivi più facilmente disponibili e più rapide in circa un terzo dei casi (29%). Quindi la possibilità di prescrivere in modo più o meno vincolante solo il principio attivo, con l’attivazione più o meno complicata delle altre opzioni, rappresenta un ulteriore ostacolo per il medico nella prescrizione che garantisce al paziente il farmaco prescritto.
Vedi i risultati del sondaggio sul sito Snamid.it (http://snamid.org/2012/09/19/risultati-della-survey-sulle-spending-review-e-le-nuove-norme-prescrittive/)

venerdì 21 settembre 2012

Intanto i "tecnici" della camera definiscono "poco chiaro" il Decreto Balduzzi

Sul Sole 24 ore leggiamo che i "tecnici" della Camera definiscono "poco chiaro" il decreto del ministro "tecnico" Balduzzi facente parte del governo "tecnico".
"Tecnicamente" lo potremmo definire un bel  pasticcio.
Forse i tecnici della Camera non hanno letto l'intervista al Ministro segnalata nel precedente post....



Il Balduzzi-Pensiero raccontato da lui medesimo

Intervista al ministro su Quotidiano Sanità


Comunicato Stampa sugli Ambulatori QuaMed: Richiesta di confronto urgente con Renata Polverini

COMUNICATO STAMPA

SMI-LAZIO, “AMBULATORI QUAMED”: SUBITO CONFRONTO CON RENATA POLVERINI.
IN ASSENZA DI DIALOGO, PRONTI A PROCLAMARE LO STATO DI AGITAZIONE

Secondo la delegazione del Sindacato dei Medici Italiani del Lazio, è mancata la consultazione tra le parti sociali per la realizzazione del progetto sanitario

(Roma, 22 settembre) - Il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio (Smi),  chiede un confronto urgente con Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, in merito all’istituzione e alla reale utilità degli “Ambulatori Quamed” (strutture di medicina generale di quartiere), gestiti dai medici di famiglia. Il progetto, pianificato senza alcuna consultazione tra le parti sociali partirà, in via sperimentale, a Roma, con l’attivazione di 5 ambulatori, aperti 7 giorni su 7 e attivi 12 ore su 24. Secondo Gian Marco Polselli, segretario generale Smi-Lazio: «L’iniziativa viene rigettata in toto, in quanto mostra una serie di criticità». In primis, il Sindacalista sottolinea che, gli “Ambulatori Quamed”, «segnano la perdita di capillarità del servizio del medico di famiglia, accentrando in un solo ambulatorio circa 100.000 utenti, con la partecipazione di 100 medici, con turni previsti dalle ore 8 alle 20». Inoltre, i costi di gestione strutturale e del personale, «sono a carico dei medici, che già fanno parte delle unità di cure primarie (Ucp), dislocate sul territorio». Mentre, sul versante strettamente economico, Gian Marco Polselli denuncia «l’impossibilità di stabilire l’effettivo costo del progetto». Anche perchè, nonostante gli obblighi di dotazione strumentale ed organizzativa, «non è previsto alcun compenso per il personale medico che aderirà all’iniziativa. Mentre, restano oscure, le modalità di scelta della dislocazione delle sedi, dei gruppi coinvolti, per finire ai coordinatori dei progetti». Pertanto, Gian Marco Polselli, conclude: «Qualora la nostra richiesta di confronto non venisse accolta proclameremo, al più presto, lo stato di agitazione».

Ufficio Stampa Smi-Lazio

Ultimo incontro sulla Ricetta Elettronica


 Scarica il depliant

Ricordiamo l'ultimo incontro che si terrà in sede SMI, via Merulana 272, su cartella clinica basic (già Bracco)
L'incontro si terrà il giorno 26 settembre alle ore 19,30 ed è aperto ad iscritti non iscritti e a segretarie di studio.
E' gradito un cenno di adesione scrivendo a smi_lazio@alice.it oppure telefonando allo 06/4826742   3475352880

Chi la spara più grossa?

Però bisogna dire che non è la CGIL, di cui riporto la controproposta al decreto Balduzzi, così come pubblicato dall'ANSA, il sindacato che ha cominciato per primo in questa gara di proposte di innovazioni improbabili e fantasiose.
A giocare con il fuoco...

Sanita': Cgil, in centri h24 medico di fiducia cure primarie. Codici bianchi e verdi; via guardia medica e tetto 1000 assistiti

20 settembre, 15:49

(ANSA) - ROMA, 20 SET - Centri socio-sanitari nei distretti aperti h24 sette giorni su sette, in grado di gestire anche i codici bianchi everdi grazie alla presenza anche di infermieri e tecnici, accanto alla figura unica del 'medico di fiducia delle cure primarie', abolendo e assorbendo la figura della guardia medica (12.000 in Italia). E' quantoprevede la proposta di riforma per le cure primarie avanzata dalla Cgil, che ha chiesto di essere inclusa nel ciclo di audizioni in programma dalla prossima settimana alla Camera, nell'iter di conversione deldecreto Balduzzi.

La proposta della Cgil prevede inoltre l'obbligo per medici di famigliae pediatri di libera scelta di associarsi e di presenziare a turno nei centri h24 (con massimale di assistiti che passa da 1.500 a 1.000), inoltre tempi certi per la riforma da completare entro il nuovo Pattoper la Salute e che va sancita con un'intesa Stato-Regioni da chiudere entro il 2012.

La riforma come scritta dal governo, spiega il responsabile delle politiche sanitarie della Cgil, Stefano Cecconi, ''e' lasciata nel vago,senza tempi certi prevede un disimpegno del Ssn nelle cure primarie, visto che si basa sull'idea di 'esternalizzarle', in una logica di budget e di appalto che va cassata. Invece sono i medici di medicina generale che devono inserirsi nella programmazione pubblica del Servizio
sanitario, che decide come organizzare, mentre la convenzione deve essere lo strumento attuativo di queste decisioni''. Ci deve essere, insomma, ''una regia fortissima del decisore pubblico per evitare il caos''.

La proposta del sindacato di Corso d'Italia muove dalle esperienze che gia' si stanno sperimentando in diverse Regioni (dall'Emilia-Romagna, al Veneto, passando per Toscana, Liguria e Umbria per fare alcuni esempi) e prevede che il nuovo medico delle cure primarie a turno lavori nei centri h24 e di giorno in studio, ''superando la distinzione delle tre figure di medici: di Medicina Generale, della continuita' assistenziale-Guardie mediche, della medicina dei servizi''. Il tutto''salvaguardando i diritti qcquisiti degli attuali medici di medicina generale, con la possibilita' di svolgere attivita' territoriali che compensino la riduzione del reddito'' e ''valorizzando'' tutti i nuovi medici che accederanno alla convenzione.

La riforma pensata dalla Cgil ''costa comunque meno di quanto costerebbe il decreto Balduzzi cosi' com'e' '' e punta sulla riconversione dei piccoli ospedali (prevista la loro chiusura tra l'altro dalla spending review) e sull'uso di sedi distrettuali, Case della salute e poliambulatori per i centri h24, che dovranno avere dotazioni per la diagnostica di base, ambulatori infermieristici per assistere i pazienti cronici e collegati agli altri presidi sul territorio (come Sert e centri di salute mentale). (ANSA).



giovedì 20 settembre 2012

EMENDAMENTI SMI AL DL 13 settembre 2012, n°158

La Segreteria Nazionale SMI ha preparato questo documento che potete visualizzare quì contenente tutte le proposte di modifica e miglioramento al famigerato decreto Balduzzi.
Vi propongo di leggerlo integralmente, soprattutto la prima parte, quella dell'analisi del provvedimento, perchè permette di chiarire abbastanza bene la problematica di cui si discute.


La spending review della Regione Lazio

A questo link una circolare regionale molto interessante.

In pratica le asl devono verificare quali medici nel 2011 non hanno raggiunto il 70% delle ricette stampate con pc, e sospendere l'indennità informatica per i mesi in cui non hanno raggiunto l'obiettivo. (se questa è l'interpretazione corretta).
Segnaliamo ai colleghi che esiste  sia il problema degli allineamenti (ricettario= medico)
che quello della biffatura della casella in altro a destra (stampa con pc), che talvolta non è ben centrata, e quindi non viene letta dallo scanner ottico, e che è da questo parametro che viene calcolato il numero delle ricette informatizzate.
I medici la devono finire di pasteggiare a ostriche e champagne con queste indennità faraoniche (75,00€ lordi/mese)! 

Il rinnovo del CdA dell'ENPAM non è senza polemiche

Riporto la notizia senza commentarla poichè non ho elementi per valutare i retroscena della polemica

Doctornews (20/09/2012)"Affaire" Enpam: fa discutere l'esclusione di Sciacchitano
L'Enpam chiarisca «subito» i motivi che hanno portato all'esclusione del ginecologo Giansalvo Sciacchitano dal Consiglio di amministrazione dell'ente. La richiesta, dai toni pressanti, è firmata da 14 medici con varie cariche negli Omceo provinciali (nove i presidenti, tra i quali quelli di Milano, Bologna e Salerno) e nell'Enpam, che in un comunicato manifestano la propria solidarietà a Sciacchitano.

Il sospetto avanzato dai 14 è che l'allontanamento del ginecologo «possa essere correlato con la vicenda che nella primavera 2011 portò Sciacchitano a firmare, insieme a diversi consiglieri nazionali, un esposto alla procura e alla Corte dei conti su possibili problematiche relative ad operazioni e investimenti finanziari della Fondazione». Di qui la richiesta all'Enpam di motivare l'esclusione al più presto, pena «ulteriori azioni in tutte le sedi opportune».
Per la Fondazione, invece, non c'è nessun caso Sciacchitano. «Il suo avvicendamento con il cagliaritano Claudio Dominedò» dicono all'ente «è stato deciso per il comportamento tenuto dall'ex consigliere nella vicenda dell'esposto: prima ha firmato il documento, poi ha ritirato la firma e infine ha presentato una lettera in cui dichiarava decadute le motivazioni dell'iniziativa». «Prima che sulle questioni formali» è la replica di Roberto Carlo Rossi, presidente di Omceo Milano «sarebbe opportuno privilegiare l'aspetto umano: parliamo di un consigliere serio e motivato improvvisam ente estromesso. Chiediamo all'Enpam di spiegare». E l'ente fa sapere che «non appena sarà fatta richiesta ufficiale, provvederemo a fornire le motivazioni».


mercoledì 19 settembre 2012

La digitalizzazione della sanità fa un ulteriore passo avanti

Quotidiano Sanità ci fa conoscere i contenuti del Decreto Sviluppo Bis
In particolare, per la sanità i capitoli riguardano la carta di identità e la tessera sanitaria in un unico documento, la  ricetta digitale, il fascicolo sanitario elettronico, i sistemi di sorveglianza in sanità, la trasmissione telematica dei certificati di malattia, comunicazione di nascita e morte per via telematica, e la digitalizzazione delle procedure di acquisto di beni e servizi.


Un quesito al Ministro

Caro Collega,
sempre attenti a tutte le tematiche, abbiamo richiesto al Ministero della Salute chiarimenti ed istruzioni dettagliate in materia di prescrizione di farmaci, sia sotto il profilo della responsabilità della prescrizione che della appropriatezza prescrittiva, visto il periodo in cui vi è la continua ricerca di responsabilità a carico dei medici.
Sarà ns. cura informarti su eventuali sviluppi in merito.
Sperando di averti fatto cosa gradita, ti saluto.
 
Sindacato dei Medici Italiani
Il Segretario Organizzativo Nazionale
Ernesto La Vecchia
 
 

I pediatri siciliani dicono NO alla prescrizione per principio attivo in età pediatrica

Adolfo Porto, segretario regionale Fimp Sicilia dopo aver ricordato che “la rimborsabilità a carico dello Stato del farmaco prescritto dai medici, prima del decreto, era pari al costo del farmaco equivalente di minor costo; la rimanente quota era a carico del cittadino (e quindi non a carico della comunità), ciò fa sorgere qualche ragionevole dubbio sull’effettivo risparmio che la legge in questione mira a ottenere” sostiene anche che la prescrizione per principio attivo presenta ulteriori specifici problemi in pediatria: “... com’è noto la sperimentazione in età pediatrica è limitatissima... ....considerato che in pediatria sono principalmente gli sciroppi ad essere prescritti, i principali parametri come, ad esempio, la palatabilità che è l’elemento cardine per acquisire gradimento e adesione alla terapia, tutto ciò è la vera garanzia del successo terapeutico... l’adesione alla terapia da parte del bambino e della sua famiglia non è facile da ottenere e per tale motivo la scelta del farmaco, l’esperienza del pediatra e il rapporto fiduciario con la famiglia sono fondamentali. Sull’aspetto palatabilità anche gli informatori scientifici dei farmaci brand hanno un ruolo importante. Per il farmaco generico quanto sopra, ovviamente, è improbabile e complicato da realizzare”... l’elemento di forza del pediatra di libera scelta è la sua capacità nel prescrivere farmaci graditi e schemi posologici estremamente, che diviene elemento di sicurezza per le famiglie ed elemento di successo terapeutico, facilitato dal fatto che lo sciroppo brand, ad esempio, ha un misurino con dosaggio scrupolosamente graduato. Per la miriade di farmaci generici (non soggetti tra l’altro ad alcuna attività informativa presso il medico) tutto ciò non può essere più considerato. Nasce quindi l’indubbia difficoltà da parte del pediatra a individuare l’esatta posologia, non conoscendo il metodo di dispensazione della sostanza nel farmaco generico e la concentrazione del principio attivo. I pediatri di famiglia saranno costretti, a sostituire il generico con il brand più gradevole di gusto, inoltre a consigliare i genitori dei loro piccoli pazienti, dopo aver prescritto un generico, di leggere il foglietto illustrativo, oppure di chiedere al farmacista, ciò sgretolerà in un sol colpo quegli elementi di forza della strategia terapeutica in pediatria, faticosamente costruita negli anni” 
La conclusione quindi è che è necessario: “un intervento di modifica sul decreto che esoneri, per le ragioni su esposte, i pediatri da tale obblighi e vincoli prescrittivi”.


Che dire? Senza dubbio il Ministro Balduzzi con questo provvedimento è proprio entrato nel delicato rapporto medico paziente come un elefante in una cristalleria.

 

martedì 18 settembre 2012

Cosa pensano i medici del libro dei sogni?

I risultati del sondaggio di Health Monitor CompuGroup Medical e Sole-24 Ore Sanità  condotto su 2010 medici del territorio (1.591 medici di medicina generale e 419 pediatri di libera scelta) sono i seguenti:

  • l'H24 7 su 7 è non realistico e non è realizzabile per l'85% degli intervistati

  •  la sanità sul territorio non è in grado di assorbire la mancanza di posti letto ospedalieri causata dalla spending review per il 79%.

  • il 42% boccia il ruolo unico mentre solo il 38% esprime un ruolo favorevole  

  • il 47% boccia la ristrutturazione del compenso molti di meno ne hanno un giudizio positivo.
Clicca quì per scaricare il documento.


lunedì 17 settembre 2012

Tavolo di lavoro sulla formazione specifica medicina generale

Il 21 settembre presso il Ministero della Salute è stato convocato il Tavolo di lavoro sulla formazione specifica in medicina generale il 21 settembre al Ministero della Salute al quale parteciperanno Fimmg, Snami, Smi, Intesa Sindacale Cisl Medici, Fp Cgil Medici, Simet, Sumai e il segretariato giovani medici.


Aggiornamento Nota AIFA n° 65

Fingolimod a carico del SSN per il trattamento della Sclerosi Multipla


Il testo della nota.

Lettera di diffida e messa in mora alla regione Lazio per gli adempimenti relativi al protocollo d'intesa del 28/12/2010

Questa è la lettera che l'avvocato incaricato dallo SMI ha inviato alla Regione Lazio per le inadempienze relative alla fornitura degli strumenti informatici ai medici come previsto dal protocollo d'intesa del 28/12/2010.
Il ricorso può essere firmato presso la nostra sede di via Merulana 272 previo appuntamento telefonico: 064826742
.

Roma, 14 settembre 2012

Spett.le Regione Lazio
Via R.R. Garibaldi 7
00147 Roma

La presente in nome per conto del Sindacato dei Medici Italiani – SMI e dei medici di assistenza primaria della Regione Lazio allo stesso aderenti per significare quanto segue.
Con protocollo di intesa sottoscritto in data 28 dicembre 2010 ( cfr. comma 4) si prevedeva la dotazione del tutto gratuita per i medici di medicina generale della regione Lazio della connettività ADSL e del programma gestionale al fine di rendere omogenea su tutto il territorio la comunicazione fra ASL e MMG; tale obbligo è stato disatteso ed i medici di medicina generale sono stati costretti ad un esborso non indifferente per fornirsi del programma gestionale necessario per gli adempimenti previsti dall'art. 13 bis co.5 dell'ACN 29 luglio 2009 e ss.mm.ii.
E' evidente che l'inadempimento di Codesta Spett.le Amministrazione ha comportato un grave danno per i medici aderenti alla O.S. mia rappresentata che hanno dovuto dotarsi di un proprio software a proprie spese nonostante l'impegno assunto di una fornitura gratuita.
Detti medici hanno quindi diritto al rimborso di quanto hanno dovuto pagare per ottenere detto software
Nonostante precedenti richieste, nessuna risposta è pervenuta alla O.S. mia assistita.
Questo studio è stato incaricato di dare corso alle necessarie azioni per il recupero coattivo delle somme dovute agli aventi diritto. In conseguenza di ciò Vi invito a a riscontrare la presente entro e non oltre gg. 15 dal ricevimento.
In caso contrario, sarà dato avvio, senza ulteriore indugio, alle ormai inevitabili azioni giudiziarie con aggravio di spese, interessi e rivalutazione in danno di Codesta Spett.le Azienda.
Distinti saluti

sabato 15 settembre 2012

Il principio del paradosso è attivo

Metto a disposizione dei colleghi l'ultima circolare della regione Lazio sulla prescrizione per principio attivo
Paradossalmente tale circolare dice che per ottemperare all'obbligo della prescrizione elettronica bisognerà sempre indicare, oltre al principio attivo, anche il nome del prodotto commerciale in quanto solo questo è fornito di AIC.
Se è così solamente la ricetta scritta a mano potrà contenere il nome del principio attivo e basta, quelle da inviare telematicamente dovranno contenere ambedue le indicazioni.

Facciamo alcuni esempi:
  1. Ramipril 5mg: ricetta utilizzabile in farmacia ma non inviabile per via telematica in quanto priva di AIC di riferimento
  2. Ramipril 5mg -TRIATEC: ricetta utilizzabile in farmacia e inviabile telematicamente
  3. Ramipril 5mg -RAMIPRIL DOC: ricetta utilizzabile in farmacia e inviabile telematicamente
Alla fine del discorso bisogna quindi dire, almeno secondo questa circolare, che se si vogliono rispettare sia la norma della prescrizione per principio attivo che quella della ricetta elettronica bisognerà impostare nel Lay-Out della ricetta la stampa sia del principio attivo che del nome commerciale.

Si direbbe che i legislatori italiani siano affetti da agenesia del corpo calloso, visto che le diverse aree del loro cervello non sembrano comunicare fra loro.


Non capisco. Ma mi adeguo.

La frase è quella del comico Maurizio Ferrini nel mitico programma di Arbore "Quelli della notte".
La uso per esprimere il mio dissenso, ma credo di fare cosa utile ai colleghi fornendo i link per scaricare le tabelle preparate dall'AIFA per la prescrizione per principio attivo (riproposte anche di spalla nella colonna laterale destra di questo blog) e il manuale SOGEI con le specifiche tecniche per i softwares per la spedizione telematica delle ricette adeguata alla nuova norma (e c'era chi si preoccupava che la norma avrebbe bloccato la ricetta elettronica...).

venerdì 14 settembre 2012

Scopri le differenze

Confronta i due testi e scopri le differenze:

DECRETO LEGISLATIVO 30 DICEMBRE 1992 N.502 COME MODIFICATO DAL DECRETO LEGISLATIVO 7 DICEMBRE 1993, N. 517
Articolo 8 paragrafo 1e:
… concordare, unitamente anche alle organizzazioni sindacali delle categorie di guardia medica e dei medici di medicina dei servizi, i compiti e le prestazioni da assicurare in base ad un compenso capitario per assistito definendo gli ambiti rimessi e gli accordi di livello regionale, i quali dovranno prevedere le specificità di settori aventi caratteristiche particolari e garantire la continuità assistenziale per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana, anche attraverso forme graduali di associazionismo medico, e prevedere, altresì, le prestazioni da assicurare con pagamento in funzione delle prestazioni stesse;

DECRETO-LEGGE 13 settembre 2012, n. 158  (Decreto Balduzzi)
Articolo 1 comma 1b:
... garantire l'attivita' assistenziale per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana, nonche' un'offerta integrata delle prestazioni dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, della guardia medica, della medicina dei servizi e degli specialisti ambulatoriali, adottando forme organizzative ...

E c'era chi voleva fare uno sciopero per ottenere questo risultato, e se ne dichiara persino soddisfatto ...