mercoledì 31 ottobre 2012

Approvato anche al Senato il Decreto Balduzzi

Con 181 sì, 43 no e 23 astenuti è stato approvato definitivamente i Decreto Balduzzi senza modifiche rispetto al testo approvato alla Camera.
A questo link comunque il testo.
A questo punto entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto dovranno essere adeguati alla nuova normativa gli accordi collettivi nazionali dei Medici di Medicina Generale dei Pediatri di Libera Scelta e degli Specialisti ambulatoriali. Entro i successivi 90 giorni, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica, dovranno essere stipulati i relativi accordi regionali attuativi.
Data l'attuale situazione politica nazionale e regionale c'è da chiedersi con quali interlocutori potranno essere stipulati questi accordi.
Speriamo bene... 
Comunque Buon Halloween a tutti.
 

martedì 30 ottobre 2012

Slitta sia il voto di fiducia per il decreto Balduzzi che l'incontro del Ministro con i sindacati

Contrariamente a quanto programmato oggi l’Aula di Palazzo Madama non voterà la fiducia al decreto Balduzzi, essendo impegnata da giorni sull’esame del Ddl sulla diffamazione a mezzo stampa. Esame che proseguirà anche per l’intera giornata di oggi.
Sarà la Conferenza dei Capigruppo a stabilire il nuovo calendario dei lavori che dovrà ricomprendere anche il voto di fiducia sul decreto Balduzzi che scade il 12 novembre prossimo.
Inoltre anche l’incontro che il Ministro della salute Renato Balduzzi aveva convocato per oggi con le organizzazioni sindacali dei medici e della dirigenza sanitaria promotrici della manifestazione di sabato scorso è stato rinviato. In giornata dovrebbe essere comunque fissata la nuova data dell’incontro.

lunedì 29 ottobre 2012

Protocollo vaccinale antinfluenzale

In questo periodo in cui intorno alla vaccinazione antiinfluenzale girano molti dubbi, ritengo di fare cosa utile fornendo ai colleghi il protocollo vaccinale 2012-2013 pubblicato con  DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA n. U00182 del 12 settembre 2012 sul BUR n. 51 del 02.10.2012



COMUNICATO STAMPA

 SMI-LAZIO: IN PIAZZA CONTRO I TAGLI ALLA SANITA’ IMPOSTI DAL GOVERNO


(Roma, 29 ottobre) - Ventimila persone unite per il “Diritto alla cura e il Diritto a curare”. Medici, operatori sanitari e cittadini, hanno sfilato a Roma, lo scorso 27 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale contro i tagli alla sanità previsti per circa 31 miliardi, da quì al 2014. In corteo anche molti politici di maggioranza e opposizione. «E’ stato un risultato importante», ha dichiarato Pina Onotri, segretario organizzativo regionale Smi-Lazio e responsabile nazionale del servizio di Continuità Assistenziale che ha aggiunto: «Siamo pienamente soddisfatti dell’adesione alla manifestazione nazionale delle 24 sigle sindacali a cui, anche il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio (Smi), ha fatto sentire la propria voce. L’obiettivo è stato quello di informare i cittadini che non esiste più un sistema sanitario pubblico, a causa dei tagli  imposti del Governo, che colpiscono ospedali, beni, servizi e personale. Ci ha meravigliato, infatti», ha concluso Pina Onotri «l'inappropriata presenza di alcuni politici di maggioranza che hanno preso parte al corteo, pur avendo votato, in Parlamento, le leggi taglia-sanità”. Secondo Paolo Marotta, vice segretario Smi-Lazio nel quadro complessivo del restyling sanitario della Regione Lazio, “urge la stabilizzazione dei precari e della dirigenza medica. Ma anche la riorganizzazione della pianta organica della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) e la realizzazione di una sola Centrale di Ascolto, al fine evitare inutili sprechi di denaro e di risorse». Infine, Paolo Marotta, sottolinea: «Auspichiamo, inoltre,  che i “Quamed” (Ambulatori di medicina generale di quartiere),  vengano gestiti dalle Asl e non dal privato cooperativistico. Tutti progetti indispensabili e non più rinviabili, per una concreta rivisitazione e riassetto di tutto il sistema sanitario regionale».
Smi-Lazio Ufficio Stampa




domenica 28 ottobre 2012

Servizio del TG3 sulle Vaccinazioni

Il TG3 delle 14:20 del 26/10/2012 ha trasmesso un servizio sulle vaccinazioni nel quale c'è un mio intervento. Ve lo ripropongo:

Da DoctorNews

Lazio: è dibattito sugli ambulatori Med
Un flop. E uno spreco. Così Giuseppina Onotri, responsabile nazionale Smi per la Continuità assistenziale, ha definito gli ambulatori Med laziali. «Servizio di Ca al collasso, malati confinati in barella per mancanza di posti letto» ha attaccato la Onotri «e la Regione che fa? Spende due milioni e mezzo per gli Ambulatori Med». Il progetto, in fase sperimentale fino all'aprile 2013, intende decongestionare i Ps attraverso la presa in carico dei codici bianchi e verdi da parte dei Mmg, in servizio all'interno delle stesse strutture ospedaliere (al momento 12).
«I medici di famiglia» continua Onotri «non sono preparati per gestire le urgenze. Inoltre, gli ambulatori Med, inseriti all'interno dei Pronto soccorso, non hanno affatto sgravato gli ospedali del carico di lavoro». Per la responsabile della Ca, inoltre, il servizio non raccoglierebbe il favore dei laziali: «Al Pertini, per esempio» dice «si parla di 20/25 accessi al giorno. Troppo pochi in realtà: basti pensare che lo stesso numero di visite, da un medico di Mg viene fatto in 2/3 ore».
D'accordo con lei anche Paolo Marotta, tra i coordinatori dell'Ambulatorio Med all'interno del Policlinico Umberto I: «Per creare un servizio davvero utile agli utenti» spiega «bisognerebbe creare strutture intermedie sul territorio».
«Non possiamo bocciare gli ambulatori Med prima che la fase sperimentale sia conclusa» contrattacca Pier Luigi Bartoletti, segretario regionale della Fimmg Lazio «Aspettiamo che vengano resi noti i dati finali dell'esperienza. A noi risulta che in un anno, il servizio sia stato utilizzato da 16mila utenti, soddisfatti sia della prestazione medica ricevuta, sia della riduzione dei tempi di attesa».



Noi c'eravamo 2

A questo link un album di foto della manifestazione.

Quì sotto un altro video della manifestazione.


sabato 27 ottobre 2012

Noi c'eravamo

Moltissime grazie ai numerosi colleghi che hanno partecipato alla manifestazione di oggi contro la politica di continui tagli alla sanità pubblica.
Era importante dare un forte segnale di dissenso contro chi vede nella salute non un servizio alla comunità ma solo un costo da tagliare.
Non vogliamo celebrare il funerale del servizio sanitario nazionale (simbolicamente inscenato dai colleghi anestesisti) perchè sarebbe il funerale di quel che resta di civile in questo paese.


E ora con le vaccinazioni che si fa?

Pubblico, con il consenso del collega e amico Roberto Berti la lettera da lui scritta al responsabile della Medicina Generale del suo distretto, di cui non si può che condividerne il contenuto.


Al Reponsabile dell U.O. Medicina di Base del 3° Distretto ASL RMB

Caro Collega,

forse la cosa che vado a segnalarTI non è di tua competenza, ma mi chiedo e  chiedo ai Competenti:
che succederà per le dosi di vaccino ( se e quando ci saranno consegnate) che resteranno inutilizzate?
Mi spiego meglio:
da sempre il sottoscritto chiede ai pazienti di prenotarsi all'inizio di settembre firmando il modulo di consenso, e sul numero di prenotazioni effettuo una richiesta di dosi adeguata ( in questa campagna 250 dosi).
Ora però sta succedendo che un numero significativo di pazienti prenotati, allarmati dalle notizie mediatiche ( molto comprensibilmente) si sta ritirando, e le relative dosi saranno destinate a marcire nel mio frigorifero, qualora io le ritirassi.
Ti informo che questa mattina, sul ruggito del coniglio ( fonte scientifica autorevole) Dose e Presta hanno commentato: quest'anno è meglio prendersi l'influenza piuttosto che inocularsi il vaccino (lo sketch era ben più lungo, ed anche divertente, io sintetizzo il concetto); quindi contro una simile fonte di saggi consigli scientifici i MMG, o comunque  il MMG che scrive,non avranno armi efficaci di convincimento.

Ti prego quindi di investire del problema le Superiori autorità competenti affinchè possa adottare a breve gli idonei comportamenti:
a. non ritirare le dosi, o ritirarle in misura molto molto ridotta
b. ritirarle solo previa opportuna comunicazione  da parte della ASL che le dosi inutilizzate non mi saranno  addebitate, o comunque che la ASL si impegna a ritirare da me  tutte le dosi inutilizzate a causa del terrorismo ministeriale e mediatico.

c. inviare un'ennesima raccomandata di diffida sugli argomenti sopra esposti (alla ASL) chiedendo una risposta   ufficiale ? le raccomandate costano!
c. chiedere che fare al ruggito del coniglio?
d. altro ?
Ti chiedo scusa per averti investito di un problema, forse non di tua competenza, essendo il Tuo Ufficio il mio unico punto di riferimento.
Cari Saluti
Roberto Berti
 
 

giovedì 25 ottobre 2012

INVITO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 27 OTTOBRE

Rinnoviamo l'invito alla Manifestazione di Sabato prossimo 27 ottobre 2012 in difesa del servizio sanitario e del nostro lavoro.
Ci sono più di mille motivi per aderire.
L'appuntamento  con lo SMI Lazio è anticipato alle 9,30 in via Merulana 272 il giorno 27 ottobre.
Aspetteremo lì iscritti, simpatizzanti ed amici.
Alle 10,00 ci ricongiungeremo con SMI Italia a p.zza Esedra per la distribuzione di striscioni, cartelloni e tutto il materiale che servirà per il corteo.
Vi aspettiamo numerosi.

mercoledì 24 ottobre 2012

Comunicato Stampa del Ministero della Salute

Da VDANet
Divieto di acquisto e utilizzo dei seguenti vaccini anti influenzali Novartis:
  1. Agrippal
  2. Influpozzi sub unità
  3. Influpozzi adiuvato
  4. Fluad
L'AIFA ritiene di dover effettuare ulteriori verifiche e controlli per una possibile aumentata reattogenicità dei suddetti vaccini


Articolo sul Corriere della sera sugli Ambulatori MED

Che riporta la posizione molto critica dello SMI Lazio.
Leggi l'articolo

martedì 23 ottobre 2012

Corte dei Conti: "I tagli lineari alla sanità potrebbero produrre effetti indesiderati"

Ancora una volta la magistratura contabile ha una visione d'insieme dei problemi maggiore di quella che ha la politica. A questo link il testo completo dell'audizione alla commissione bilancio e a questo il resoconto di Quotidiano Sanità.

Verbale della seduta del Consiglio dei Sanitari del 25/09/2012

Ogni promessa è debito: ecco finalmente il verbale ufficiale.
CONSIGLIO DEI SANITARI

Seduta 25 Settembre 2012 Ore 10.20

Presenti: Dott. Piroli Enrico, Dott.ssa De Felici Isabella, Dott. Iafisco Sergio, Dott. Bondanini Francesco, Dott. Bertoldi Innocenzo, Dott. Brini Quintilio, Dott.ssa Cappiello Giuseppina, Dott. Desideri Fabio, Dott. Fumagalli Emilio, Dott. Lisitano Renato, Dott.ssa Miccinesi Cinzia, Dott. Monzio Compagnoni Claudio, Dott.ssa Onotri Giuseppina, Dott. Palombella Desiderio, Dott. Scala Vincenzo Francesco.

Assenti giustificati:  Dott. Cinque Biagio, Dott. Verdini Michele,  Dott.ssa Testa Alessandra

Si apre la seduta con il saluto del Presidente del Consiglio dei Sanitari (CdS) dr. Piroli che ricorda ai Consiglieri il ruolo e la funzione del CdS.
Si procede quindi alla presentazione dei singoli membri presenti.
Il dr. Piroli indica al Consiglio il supporto ai lavori da parte della d.ssa Sopranzi, in qualità di Responsabile UOS Comunicazione, Marketing e URP, struttura in staff alla Direzione Generale.
Si passa alla proposta dei candidati per il ruolo di segretario e di vicepresidente.
Vengono eletti a maggioranza il dott. Sergio Iafisco, in qualità di segretario e la d.ssa Isabella De Felici in qualità di vicepresidente.
Si affronta quindi il tema della stesura del nuovo regolamento del Consiglio e di alcune modifiche, tra le quali: giorno di convocazione stabilito per il secondo mercoledì del mese dalle ore 9.30 -11.00; le modalità di comunicazione delle sedute del consiglio, stabilendo in linea di massima di utilizzare la via informatica (e-mail) aziendale o personale (secondo richiesta).
Si conferma la necessità, una volta approvato il verbale, di prevedere alla sua diffusione attraverso pubblicazione sul sito intranet o via e-mail.
I consiglieri Compagnoni e Onotri propongono la registrazione vocale delle sedute. Si chiede di mettere ai voti la proposta che viene respinta dal consiglio.
Si stabilisce che la bozza del verbale debba essere inviato ai consiglieri per eventuali modifiche, che devono essere prodotte entro tre giorni lavorativi dopo il ricevimento, trascorso tale tempo il verbale viene presentato nella seduta successiva per l’approvazione.
Il Presidente chiede di individuare gli argomenti da porre all’O.d.G. per la prossima seduta.
Il consigliere Iafisco propone la discussione relativa al futuro dell’attuale PSAIO e il problema delle piante organiche; la consigliera Miccinesi propone la discussione complessiva e relativa al futuro di tutti gli attuali Servizi delle Professioni Sanitarie e Sociali della nostra ASL; il Presidente propone di inserire nell’OdG il tema dell’appropriatezza prescrittiva specialistica; la consigliera De Felici propone di discutere del problema precariato (medico e infermieristico) e della dotazione posti letto. Tale argomento viene richiamato anche dai Consiglieri Brini e Miccinesi in relazione a tutte le figure professionali previste (area tecnico-sanitaria e della riabilitazione). La consigliera Onotri chiede chiarimenti sugli ambulatori MED e QUAMED e la nomina dei coordinatori nonché sull’organizzazione distrettuale. Il consigliere Palombella propone di discutere sulla revisione del tempario delle visite ambulatoriali a seguito dell’informatizzazione da parte del medico prescrittore delle ricette.
Viene sottolineato da parte del Presidente la necessità di attuare la DGR n. 313/12 che rinforza il ruolo dei distretti e del direttore del distretto.

Il consigliere Iafisco riferisce della situazione di stallo relativo alla titolarità dell’azienda come provider formativo, con possibilità di ulteriori oneri per l’azienda, chiedendo di inserire tale argomento tra i temi da trattare da parte del consiglio.

La seduta si chiude alle ore 12.20.
Letto e approvato

Il Segretario del CdS 
 Il Presidente del CdS
Dott. Sergio Iafisco 
Dott. Enrico Piroli


L'insostenibile leggerezza del Decreto Balduzzi sulla responsabilità professionale

Su questo blog s'è ribadita più volte (1) (2) la vuotezza della norma sulla responsabilità professionale contenuta nel decreto Balduzzi.
Oggi su Quotidiano Sanità il dott. Antonio Lepre Giudice del Tribunale di Napoli ci spiega che il testo modificato alla camera è ancora peggiore e più inutile del testo nella sua stesura originale.

Cito: "In comune le due versioni condividono la loro inutilità e la disarmante approssimazione tecnica, che - se possibile - nell’ultimo testo si impreziosisce di un’altra soluzione originale: in una  norma che si occupa di responsabilità penale, il legislatore pensa di fare un riferimento anche al codice civile, richiamando del tutto incomprensibilmente l’art. 2043 nonché introducendo un parametro di determinazione del danno ancora più oscuro."

Detto da un giudice...

Quindi, ragazzi: "Occhio alla penna!

 

lunedì 22 ottobre 2012

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge sulla Sanità Digitale

pubblicato nella G. U. n. 245 del 19-10-2012

Convegno in Sicilia sul RIORDINO delle CURE PRIMARIE - Le indicazioni dello SMI

Nella splendida cornice del Palazzo Villarosa di Bagheria il Sindacato Medici Italiani ha presentato il suo progetto per un riordino definitivo delle “Cure Primarie”,  indicando  la strada per una medicina del territorio rivolta  alla “persona”,  con pari dignità per tutti i Medici che ad essa afferiscono grazie al Ruolo Unico, da anni cavallo di battaglia dello SMI e finalmente recepito anche dalle altre OO.SS. e dallo stesso  decreto Balduzzi, anche se non appare in esso tuttora chiaro come questo dovrebbe svilupparsi. Una  norma importante comunque, decisiva per l'area della Medicina Generale in un mare di confusione e di norme punitive a carico di tutti i medici.
 Alla presenza di un'affollatissima  platea di operatori del settore, moderati da Salvatore Valore,  Segretario Regionale SMI Sicilia, Paolo Carollo, responsabile regionale per l’AP ( Assistenza Primaria ), e  Bruno Agnetti, responsabile nazionale per l’AP, hanno evidenziato le criticità del sistema delle Cure Primarie, che tutt’oggi penalizza il medico di AP con continue vessazioni burocratiche che rendono sempre più complicata la relazione clinica con l’assistito, nonostante il sacrificio economico e di tempo dello stesso medico negli ultimi anni.   
Paolo Carollo  in particolare ha sottolineato che le normative e gli accordi in via di prossima definizione  non potranno non tenere conto di quanto sia variegato il territorio nazionale ove la densità di popolazione correlata all'orografia esigerà l'erogazione di servizi sociosanitari  flessibili se si vorranno salvaguardare le caratteristiche della medicina generale ovvero capillarità , accessibilità e stretto rapporto fiduciario medico paziente.    
 Bruno Agnetti ha, altresì, esaurientemente presentato una proposta innovativa  per il nuovo Accordo Nazionale di MG, indicando la strada per un associazionismo moderato e non esasperato,  rispettoso del rapporto fiduciario col paziente, per una corretta applicazione della medicina d’iniziativa nella cronicità, orientato alla gestione di processi assistenziali e alla continuità delle cure, volta a presidiare l'efficacia e i risultati.
Enzo Picciolo, Responsabile regionale dell'EST,  ha inquadrato il ruolo del Medico dell’Emergenza Territoriale nell’ambito delle cure primarie, delle criticità del Sistema Emergenza-Urgenza legate spesso al mancato rispetto dei ruoli o all’inesistenza di protocolli gestionali in un sistema in cui troppe componenti interferiscono in maniera autonoma, ma ha anche indicato le prospettive  di una progressione di carriera per i medici dell'Emergenza, dei processi occupazionali per i medici post-94 e per una stabilizzazione definitiva del sistema.                                     
Pina Onotri, Responsabile nazionale per la Continuità Assistenziale, ha ribadito con forza il ruolo del Medico di Continuità Assistenziale e della sua autonomia nel contesto delle cure primarie, dell’importanza che potrebbe assumere nell’ambito dei servizi distrettuali finalizzato all’assistenza della persona, ad una maggiore integrazione dello stesso nell’ambito delle cure primarie anche attraverso la conquista del ruolo unico e, soprattutto, del tempo pieno, rafforzando, altresì, le tutele (maternità e malattie) e le garanzie occupazionali.   
Infine  Emanuele Cosentino, Responsabile regionale della Continuità Assistenziale, ha evidenziato luci ed ombre della legge 5  di riordino del S.S.R., riconoscendo alla Sicilia una posizione all’avanguardia sull’ampliata l’offerta assistenziale proprio sul territorio. Grazie anche  alle clausole contrattuali, ove il ruolo dello SMI è stato determinante, è stata possibile l’attivazione dei PTA ( Punti Territoriali di Assistenza ) e dei PPI ( Punti di Primo Intervento ). Ma è assolutamente necessaria una uniforme applicazione delle normative, dotazioni strumentali adeguate, e la pubblicizzazione di questi nuovi servizi che ne permettano un corretto utilizzo e la massima efficienza, nonchè  l'impiego esaustivo dei fondi erogati alle aziende per queste progettualità.    
 Il recente Accordo Regionale della Specialistica Ambulatoriale Interna è fondamentale per fortificare il territorio, ma soffre  molto delle carenti qualità delle strutture e dei servizi diagnostici di 1° livello offerti al cittadino. Strutture e mezzi qualificanti anche per gli stessi medici di Continuità Assistenziale e  di Assistenza Primaria.    
 La tavola rotonda seguente, moderata da Salvo Calì, Segretario Nazionale dello SMI, ha visto la partecipazione della Dott.ssa Amicone, funzionario del Ministero alla Salute, del Dott. Simone Cuccia, vice-coordinatore della SISAC, della Dott. Lucia Borsellino e del Dott. Francesco La Placa, funzionari dell’Assessorato regionale alla Salute,  ed  ha affrontato le criticità del sistema “Cure Primarie”.    
Durante la tavola rotonda la Dott.ssa Amicone ha sottolineato le difficoltà di gestione della sanità a causa delle ristrettezze economiche imposte dal Ministero dell'Economia e  Finanze per la spending review e  in cui si dibattono le Regioni che conseguentemente  non possono essere supportate a livello centrale;  per tale motivo, non appare possibile prevedere in tempi brevi una prospettiva di dipendenza per i Medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale e investimenti importanti sulle Cure Primarie.  
Il dott. Cuccia ha affermato, secondo quanto previsto dal decreto Balduzzi, che nei prossimi mesi la SISAC si limiterà ad un progetto-quadro concordato con le OO.SS. attraverso il quale le Regioni autonomamente potranno riaprire le trattative sugli accordi di categoria limitandosi esclusivamente agli aspetti normativi delle convenzioni. Il Dott. La Placa ha evidenziato le difficoltà di organizzazione del sistema delle Cure Primarie focalizzato sulle patologie croniche e sulla medicina d’iniziativa attraverso l’istituzione di protocolli condivisi che progressivamente vanno rimodulati. La Dott.ssa Borsellino ha affermato che la legge di riordino continua ad andare avanti e che se molto è stato fatto, citando il numero delle prestazioni nei PPI, molto resta da fare. L’Assessorato alla Salute  continuerà  a seguirne l'attuazione con sempre maggiore attenzione e a governare il progetto di riordino delle cure primarie impegnandovi tutte le risorse disponibili.    

Salvo Calì ha chiuso l’incontro complimentandosi con i relatori e gli invitati per la completezza e l’incisività delle relazioni e per la chiarezza nei progetti e nelle risposte,  auspicando la massima collaborazione tra le varie componenti della sanità finalizzata a percorsi condivisi nel pieno rispetto dell’assistenza alla persona e alla tutela professionale degli operatori.

Per le relazioni vedi il sito SMI nazionale

venerdì 19 ottobre 2012

Il grande rifondatore ha parlato

Giusto ieri mi chiedevo cosa potesse dire l'ineffabile grande rifondatore dopo l'approvazione alla camera del decreto Balduzzi.
Come se mi avesse ascoltato giusto oggi sono giunte le sue baldanzose dichiarazioni all'Adnkronos a margine del Congresso SUMAI a Treviso.
“Il decreto Balduzzi è una buona base di partenza. E’ molto positivo per l'assistenza territoriale nella sua prima parte. Siamo ovviamente più preoccupati per la parte che riguarda il rinnovo della convenzione entro 180 giorni”.
“Da parte nostra siamo pronti, se le Regioni vorranno, perché, pur con tutti i vincoli contenuti nel decreto, si possono e si devono riscrivere le regole. Si tratta di un rinnovo tecnico importante: cambiare é necessario per poter rendere produttive le risorse che saranno disponibili nel 2015”.
''E' una situazione  che può prendere due diverse strade: una di collaborazione con le Regioni, se c'e' la volontà. L'altra di contrapposizione in questo caso si aprirà una stagione di conflitti con le Regioni e poi, eventualmente, con il Governo''.
Sorge spontanea una domanda: "ma veramente quest'uomo è il segretario del sindacato che rappresenta la maggioranza dei medici italiani?
Ma questi medici si sentono rappresentati veramente da quest'uomo?

Intanto il ministro Balduzzi intervistato da Belpietro a Canale 5 ha dichiarato di aver percepito all'interno della categoria dei medici di famiglia molte adesioni alla riforma, e si è detto certo che la manifestazione del 27 ottobre non sia contro la sua riforma. (link a Quotidiano Sanità e all'audio dell'intervista).

Insomma il Ministro e il Grande Rifondatore insieme giocano con noi il ruolo del gatto e la volpe.



giovedì 18 ottobre 2012

L'assordante silenzio del grande rifondatore

In questi giorni in cui il percorso del Decreto Balduzzi procede in maniera apparentemente inarrestabile la voce del grande rifondatore tace.
Sarà soddisfatto di quello che sembra il punto d'arrivo del suo progetto di "rifondazione" della medicina Generale? Era nei suoi progetti la fine del rapporto fiduciario personale tra medico e paziente? Desiderava la perdita della capillarità della medicina di famiglia? Desiderava la subordinazione alle Regioni? Voleva che i medici guadagnessero di meno lavorando di più, offrendo oltretutto ai pazienti un servizio peggiore? Era questa la sua riforma a costo zero? Era per ottenere tutto ciò che era disposto a proclamare lo sciopero della categoria?
Se non era questo il suo intento è naturale che ora taccia, al posto suo chiunque cercherebbe di far dimenticare la propria esistenza anche a coloro che attivamente o passivamente l'hanno sostenuto, ma forse ci sbagliamo e l'ineffabile uscirà dal silenzio come se avesse ottenuto una grande vittoria, rivendicando ancora la leadership della medicina generale italiana, e se i medici italiani continueranno a concedergliela, vorrà dire che avranno meritato il proprio destino.


Il decreto Balduzzi approvato alla Camera (con la fiducia) ora passa al Senato.

Link per Quotidiano Sanità

Voci di corridoio

Voci non confermate, provenienti da ambienti regionali, sussurrano che il neo-commissario Bondi abbia bloccato il progetto degli ambulatori QUAMED.
Vedremo se le voci verranno confermate.


Si della Camera alla fiducia sul decreto Balduzzi

Via libera dell'Aula della Camera alla questione di fiducia posta dal governo sul decreto sanità messo a punto dal ministro della Salute Renato Balduzzi.
Presenti in Aula 480 parlamentari: 180 i voti favorevoli, 85 i contrari e 15 gli astenuti.

Questo il commento dell'on. Palagiano (Idv) capogruppo IDV in Commissione Affari Sociali e presidente della Commissione d'inchiesta errori e disavanzi sanitari: “Costretti ad accettare testo inefficace. Fiducia è schiaffo a Ssn e a cittadini".  
"L’ennesima questione di fiducia posta dal Governo Monti rappresenta l’ennesimo schiaffo al Parlamento e ai cittadini italiani, che si ritroveranno una riforma sanitaria senza capo ne' coda. Una riforma che non tutela la loro salute e quanto meno un Ssn già alla deriva, che presto riceverà il colpo di grazia dalla Legge Stabilità.
Saremo costretti a digerire un testo ancora peggiore di quello iniziale e che non stanzia un solo euro. Nessun intervento concreto e' stato messo in campo e sono state stralciate anche le piccole innovazioni positive proposte da Balduzzi e dalla XII Commissione durante il duro lavoro di queste settimane: tra tutte, la prevenzione alla ludopatia, col risultato che questo Governo continua ad avallare, di fatto, il gioco d'azzardo. Ma grave è anche l'eliminazione della trasparenza nell'attività di intramoenia e il depennamento dell'obbligo, per strutture sanitarie pubbliche e private, di stipulare polizze assicurative di responsabilità civile per eventuali danni subiti dai pazienti. Una riforma senza fondi inutile e, sotto alcuni aspetti, persino dannosa per il nostro Paese".


Questo il testo che andrà fra poco al voto finale in aula.


mercoledì 17 ottobre 2012

Intanto sui generici ci si mette pure la SIMG

Mentre nel precedente post è stato messo in evidenza come neanche oltre oceano la fiducia nei farmaci generici sia poi così grande, a rinforzare la campagna a favore dei generici (e contro i medici) ci si mette anche Ovidio Brignoli vicepresidente SIMG il quale, a quanto riferisce DottNet, dichiara sul mancato sviluppo del mercato dei farmaci generici: "uno sviluppo ostacolato però dai medici di base opponendo una resistenza non fondata sulla bioequivalenza e nell'erronea percezione e convinzione che vengano prodotti in paesi in cui non ci sono standard qualitativi. Al punto che si è reso necessario un decreto che peraltro è stato accolto male solo dai medici che non l'hanno letto. Dovrebbe, invece, essere un atto istituzionalmente dovuto, da parte del medico, prescrivere il farmaco di massima efficacia al minor costo".

E' proprio vero: "i peggiori nemici dei medici sono i medici stessi.

"Homo homini lupus et medicus medicis lupissimus" 
 

A proposito di fiducia...

Anche i medici americani si fidano poco dei farmaci equivalenti

(17/10/2012 Elsiever News da Medsolve)

I farmaci generici rappresentano un'opportunità di risparmio che tutti i sistemi sanitari stanno cercando di promuovere attivamente, anche attraverso specifiche normative a favore del loro impiego in luogo di controparti branded clinicamente equivalenti, ma più costose. Nonostante la garanzia della sostanziale sovrapponibilità dell’azione terapeutica e del profilo di sicurezza ed efficacia derivante dalle verifiche delle agenzie regolatorie internazionali, preliminari all’approvazione di ogni nuova specialità non di marca, molti medici e pazienti al qua e al di là dell’oceano continuano non fidarsi pienamente dei farmaci generici. La più recente conferma a una sensazione diffusa viene da un sondaggio condotto dall’agenzia di informazione medica on line Medscape tra 1.400 medici (64% del campione), infermieri (32%) e professionisti sanitari di supporto (4%) statunitensi, equamente distribuiti per ambito di attività tra Medicina generale (27%), strutture ambulatoriali e ospedaliere supportate da fondi pubblici (27%), studi specialistici e cliniche private (27%), servizi d’emergenza ospedalieri (19%). Dalle risposte ottenute è emerso innanzitutto un generale disappunto rispetto alla richiesta esplicita da parte delle agenzie assicurative di effettuare sostituzioni che il medico probabilmente non avrebbe operato spontaneamente: nei sei mesi precedenti il sondaggio ha ricevuto questa richiesta ben il 70% dei medici interpellati. Ma ciò che più ha infastidito gli operatori sanitari è stata la sostituzione arbitraria del farmaco branded da parte del farmacista, senza che il medico prescrittore venisse né preliminarmente interpellato né formalmente informato in seguito (62% dei casi). Cosa che dovrebbe, invece, assolutamente avvenire secondo la stragrande maggioranza dei medici interpellati (78%). Questo desiderio di essere al corrente della possibile o avvenuta sostituzione non è probabilmente legato soltanto a questioni di rispetto del ruolo professionale, ma anche alla scarsa fiducia che gran parte dei professionisti sanitari continuano a nutrire nei confronti dei farmaci generici. Soltanto il 55% degli interpellati ha, infatti, dichiarato di ritenere i farmaci non di marca altrettanto sicuri ed efficaci quanto i branded, mentre il 27% non concordava con questa affermazione e il restante 18% esprimeva un parere neutrale, segno di un implicito scarso convincimento. In generale, la serenità della sostituzione è apparsa legata alla tipologia del farmaco, ma in una metà dei casi (48%), a prescindere dal principio attivo somministrato, il ricorso al farmaco equivalente in luogo del branded induce a pianificare un monitoraggio più attento, evidenziando un approccio complessivamente scettico nei confronti di questa opportunità terapeutica.


Fonte: Medscape (http://www.medscape.com/viewarticle/770756)



 

Ennesima "riscrittura" del Decreto Balduzzi

Ieri a Montecitorio è stato sospeso l'esame del Decreto Balduzzi, rinviandolo  alla Commissione Affari Sociali.
Mancava, infatti, il parere positivo della Commissione Bilancio, alla quale il Ministero dell'Economia e Finanze ha inviato una relazione negativa, perchè alcune delle modifiche apportatre dalla Commissione Affari Sociali generavano maggiori oneri per lo Stato. 
Il testo è stato pertanto riscritto ancora una volta, cancellando le norme sulla deroga alla riforma delle pensioni per i dipendenti del Ssn e la possibilità di andare in quiescenza a 70 anni anche per gli ospedalieri. Ecco il nuovo testo sul quale il ministro Balduzzi ha posto la questione di fiducia questa mattina. 
Il voto inizierà domani a partire dalle 9.30. 

 

Certificati "a posteriori"? Proprio no.

Da Univadis:
Di Mauro Marin

La redazione di un certificato di malattia riportante le sole dichiarazioni dell’assistito a giustificazione dell’assenza dal lavoro, senza il presupposto essenziale di una visita medica accertante la diagnosi posta, non certifica nulla e rappresenta unachiara violazione all’art.24 delcodice deontologico che invece obbliga il medico ad una diligente compilazione del certificato attestante di per sé dati clinici constatati e documentati, secondo la Cassazione sezione civile terza consentenza n.3705 del 9 marzo 2012.
Dunque non è lecito dare parvenza di certificato medico di malattia alla semplice attestazione delle dichiarazioni dell’assistito, riferite al suo stato di indisposizione nei giorni precedenti in cui il medico non lo aveva visitato e quindi non aveva potuto constatare direttamente uno stato di malattia. In questo caso si tratta di una certificazione medica a posteriori fondata solo sulle dichiarazioni dell’assistito, senza il presupposto di una qualsiasi attività medica di accertamento richiesta invece dall’art.24 del codice deontologico.
Questi certificati proprio perché provengono da un medico e su un modulo di certificato di malattia si prestano ad ingenerare il dubbio che l’assenza sia giustificata da unamalattia realmente accertata, fatto non corrispondente al vero configurante l’ipotesi di falso ideologico.
Tra questo certificati vietati rientrano, ad esempio, anche i certificati di riammissione a scuola di studenti che il medico non ha visitato durante la loro assenza per indisposizione temporanea, solo riferita ma non accertata.
Peraltro il medico non è più tenuto a rilasciare per studenti minori i certificati di riammissione a scuola per assenze fino a sei giorni (art.42 del DPR n.1518 del 1967; art.2 della L.R. n.21/2005 del FVG), giustificabili invece con una richiesta della scuola ai genitori di un’autocertificazione. Riguardo ai regolamenti di istituto scolastico ancora richiedenti certificati medici per queste assenze, si rileva che l’art.4 del codice civile afferma : i regolamenti non possono contenere norme contrarie a disposizioni di legge e pertanto devono essere modificati. Fa eccezione il caso di malattie infettive e diffusive pericolose per la salute pubblica per le quali il medico è tenuto anchealla notifica della malattia all’ASL ai sensi del D.M. Sanità del 15.12.1990.
La legge riconosce solo in casi specifici la validità di certificati anamnestici, cioè che si fondano sulle informazioni direttamente acquisite e valutate dal medico senza l’effettuazione della visita fisica del paziente, quali ad esempio i certificati anamnestici per l’idoneità al porto d’armi (DM 28.4.1998 in GU n. 143 del 22.6.1998).
Questi sono riconosciuti validi sebbene fondati sull’anamnesi, cioè senza il presupposto della visita fisica, ma comunque richiedono un’attività del medico ricognitiva della storia del paziente e dei suoi precedenti di malattia direttamente constatati o derivanti da altra documentazione sanitaria visionata.
La certificazione medica per sua natura è soggetta a verifica in quanto può creare diritti in capo al richiedente. Il medico dimostra la sua buona fede nel certificato di malattia quando formula una diagnosi sulla base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo o di eventualilettere di dimissione ospedaliera odesiti di consulti specialistici e riporta una prognosi congrua alla diagnosi e la effettiva data di redazione (la retrodatazione è reato).
Non sussiste il reato di falso ideologico (art. 481 cp) quando il medico certifica in buona fede una “sindrome non obiettivabile” sulla base dell’anamnesi fornita con inganno dal paziente al fine del rilascio del certificato di malattia, secondo la sentenza n. 5923 del 20 giugno 1994 della Cassazione sez. 2° , pubblicata in Riv. It. Med. Leg. 1995, 255. In questo caso risponderà eventualmente il paziente per le false dichiarazioni.
Il reato di falso ideologico (artt. 480-481 cp) si configura quando il giudizio diagnostico espresso nel certificato medico si fonda su fatti esplicitamente dichiarati o implicitamente contenuti nel giudizio stesso che siano non corrispondenti al vero e che ciò sia conosciuto da colui che ne fa attestazione, secondo la sentenza n. 11482 del 24.5.1977 della Cassazione Penale sezione VI e n. 149762/1992 della Cass. Pen. sez. V.
Riguardo alla distinzione tra diagnosi falsa ed diagnosi sbagliata nel certificato medico, la Corte di Cassazione sez. Penale V con sentenza del 18 marzo 1999 ha affermato : è falsa la certificazione che si basa su premesse oggettive non corrispondenti al vero (fare diagnosi lasciando intendere intenzionalmente di averla accertata mediante visita), mentre invece è errata (quindi senza dolo) se nella certificazione risulta inattendibile l’interpretazione data per motivare il giudizio clinico basato su presupposti reali cioè una visita realmente effettuata. La legge penale richiede infatti che sia dimostrata l’intenzionalità della condotta illecita per accertare il reato, non essendo prevista dalla legge la figura del falso documentale colposo, come ha precisato la sentenza della Cassazione Penale sezione V del 31 gennaio1992 in merito alla sussistenza del dolo.

Morale: niente certificati "a posteriori" se tenete al posteriore...

martedì 16 ottobre 2012

Sanità del Lazio: Bondi commissario al posto della Polverini

Roma, 16 ott. (Adnkronos Salute) - Enrico Bondi, già commissario per la spending review del governo Monti, prende le redini della sanità laziale. Su proposta del ministro dell'Economia e delle Finanze e del ministro della Salute, Bondi è stato nominato commissario ad acta per la sanità nel Lazio in sostituzione del presidente Renata Polverini, dimissionaria dalla carica di presidente della Regione, ai sensi dell'articolo 2 del recente decreto legge 174 sui costi della politica nelle Regioni e sul pre-dissesto dei Comuni.


ECM di Pediatria a Grottaferrata

Vi segnalo questo corso ECM di Pediatria 
(ma spero invece che veniate alla manifestazione a Piazza Esedra alle 10:00 di sabato 27/10/2012).

S.I.A.ME.G.
Società Italiana per l'Aggiornamento del Medico di Medicina Generale
Società Scientifica accreditata presso il Ministero della Salute - ECM n. 813
00185 - ROMA - via Merulana, 272 - tel. e fax 06.4881702

Emergenze e problemi di attualità in Pediatria


Sabato 27 Ottobre 2012
presso:
Abbazia Greca di San Nilo
Corso del Popolo, 128 - 00046 Grottaferrata (RM)

Prot. ECM n. 813/45157
Crediti ECM: 8

Razionale
La prima edizione del convegno emergenze e problemi di attualità in Pediatria vedrà in primo piano la presentazione di temi di grande rilevanza nel campo della prevenzione e delle emergenze in età pediatrica con l’ottica di definire nuovi percorsi che dalla prevenzione permettano di affrontare le diverse situazioni dal punto di vista diagnostico e terapeutico..
L’obiettivo principale dell’evento è quello di individuare i percorsi clinico-assistenziali che, partendo dalle grandi problematiche della prevenzione diano gli spunti per elaborare linee guida e protocolli da applicare nelle emergenze pediatriche valorizzando sia l’integrazione tra territorio ed ospedale sia le diverse competenze professionali coinvolte nell’intervento sanitario al fine di ridurre, per quanto possibile, l’impatto negativo sulla salute e sulla qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie.

Presidente:
Dott. Mauro Persiani

Segreteria Organizzativa
Dott.Fabio Canini
Dott. Piergiorgio Mosca
Sig. Celestino Buccella

Segreteria Scientifica
Prof. Agostino Messineo
Prof. Mauro Persiani
Dott. Renzo Giovanelli


Programma:

Iª Sessione: Modelli di prevenzione e riabilitazione in Pediatria
Presiede:M.Persiani

08,30 Introduzione ai lavori:emergenze pediatriche e salute della popolazione
Prof. Agostino Messineo

09,00 Lofferta pediatrica in Italia e nel territorio ¨luci ed ombre
Dr.Mauro Persiani
09,30 Emergenza TBC: un modello per la sorveglianza sanitaria
Dott. Vittorio Amedeo Cicogna
10,00 L'oculistica nella medicina di  urgenza e l'urgenza oculistica
Dott.Franco Arrigoni
10,30 Vaccinazioni ed emergenza
Prof.Umberto Moscato
11,00 Discussione

11,30 Coffee Break
II sessione: studi epidemiologici e prevenzione
Presiede : Agostino Messineo
11,45 Screening neonatale esteso:problemi tecnici e organizzativi
Prof. Italo Antonozzi
12,15 Disturbi del Comportamento Alimentare: riabilitazione metabolico- nutrizionale-psicologica.
Prof. Lorenzo Donini
12,45 Discussione

13,15 Pausa pranzo

IIIª sessione: Gestione delle emergenze
Presiede : Michele Di Paolo

14,15 Le emergenze respiratorie
Dott. Marco Piastra
14,45 Gestione delle emergenze in ematologia pediatrica
Prof. Metello Iacobini- Dott. Nicola Di Giorgio

15,15 Le emergenze nelle patologia infettive
Dott. Marco Piastra
15,45 Discussione

16,15 Coffee Break
16,30 Linee guida e la responsabilità penale del medico e dellinfermiere
prof. avv. Ignazio Antonio Lo Coco
17,00 Discussione


18,00 Verifica con questionario per crediti ECM

18,30 Chiusura dei lavori