martedì 1 luglio 2014

Lettera aperta ai Colleghi della Continuità Assistenziale

Ai colleghi di C.A

Lo scorso fine settimana ho partecipato all’ultimo Consiglio Nazionale ,prima del prossimo Congresso Nazionale, che vedrà il rinnovo di tutte le cariche statutarie del Sindacato.
E’ stato il mio ultimo Consiglio in qualità di Responsabile Nazionale  del settore C.A.
Ultimo e perché sono a fine mandato, ed ultimo perché non mi ripresenterò alle  prossime elezioni per ricoprire quella carica.
Da qualche mese non sono più un medico dal doppio incarico , ma esercito solo l’attività di assistenza primaria, avendo superato il limite compatibile di scelte previsto dal contratto.
E’ opportuno quindi, e ne  sono fermamente convinta , che deve continuare a parlare ed occuparsi di C.A  colui/colei che la C.A la vive ogni giorno, sulla propria pelle.
Il consiglio è stata per me l’occasione per ringraziare tutti i colleghi della Commissione Nazionale di settore, nessuno escluso , per aver lavorato insieme con me , ed io con loro, nel portare avanti le battaglie per uno dei settori contrattualmente più disagiati.
Insieme alla commissione  nazionale del 118, nella persona della dr Fini, abbiamo rappresentato le difficoltà di un settore convenzionato che vive tutti i disagi del lavoro dipendente e tutti i disagi della libera professione e speriamo che presto si possa fare chiarezza sui diritti/doveri di noi professionisti parasubordinati.
Noi SMI le idee le abbiamo molto chiare.
Chiediamo l’uniformità delle aree contrattuali della medicina generale
Per uniformità intendiamo il diritto alle ferie, alla malattia , alla maternità che devono essere riconosciute all’Assistenza Primaria e alla Continuità Assistenziale , così come oggi vengono riconosciute alla Medicina dei Servizi e alla Specialistica Ambulatoriale e queste sono le tematiche che stiamo cercando di portare aventi con la nostra delegazione al tavolo delle trattative .
Chiediamo anche il riconoscimento del lavoro usurante notturno ; in tal senso ci siamo impegnati con i nostro rappresentante SMI in Enpam, dr Crudele, e per aver gettato il seme che forse un giorno darà i suoi frutti , lo ringrazio.
Tutelare gli attuali livelli occupazionali è stata ed è una delle nostre preoccupazioni principali e per questa ragione che abbiamo osteggiato e continuiamo ad osteggiare l’ h16. I primi a saltare sarebbero i colleghi con contratto a termine.
Per impedire ciò, sono state intraprese una serie di azioni giudiziarie al fine di obbligare le regioni a bandire le zone carenti e rispettare il rapporto ottimale, riconoscendo, nello stresso tempo, il maggior carico di lavoro per i medici in servizio.
Alcune di queste battaglie le abbiamo vinte .
Per tutte queste ragioni i colleghi ci hanno dato credito   e in regioni , dove non eravamo presenti , siamo diventati il primo sindacato di settore.
Abbiamo cercato di tutelare i diritti dei colleghi equipollenti ,equivalenti e formati in tutte le sedi in cui è stato possibile.
Come settore C.A, insieme al nostro segretario Organizzativo Nazionale dr La Vecchia, abbiamo contribuito a creare all’interno dello SMI il settore Formazioni e Prospettive per dare una mano ai giovani colleghi neoabilitati ed apportare così nuova linfa vitale al sindacato
Vi racconto tutto questo anche per dar merito al lavoro di colleghi di cui non conoscete il nome ed il volto, ma che con   il loro supporto ,la loro fiducia  mi hanno dato la carica necessaria  a non mollare ed andare avanti.
A loro va la mia mia stima e a voi tutti, invece  voglio dire che per me, in questi anni, è stato un onore  avervi rappresentato.
Vi invio cordiali saluti e vi auguro buon lavoro
Pina Onotri



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