giovedì 26 settembre 2013

Evento del 12 Ottobre

Cari colleghi sono lieta di invitarvi all'evento SMI del 12 ottobre che tratterà della riorganizzazione sanitaria regionale. L'evento cade dopo qualche giorno dalla convocazione dei sindacati da parte della regione Lazio per la presentazione del progetto "Case della salute":progetto sul quale naturalmente vi relazioneremo.
Cordiali saluti
L'iscrizione all'evento si può fare inviando una mail di adesione a smi_lazio@alice.it oppure a siameg@tin.it

Lettera sulla trasmissione telematica

 
 

Sindacato dei Medici Italiani


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Roma 26/09/13
Alla cortese attenzione del Direttore della

Dott.ssa Flori De Grassi

Alla cortese attenzione del Dirigente dell'Area

Dr.ssa Floriana Rosati
Alla cortese attenzione del Dirigente dell'Area Politica Del Farmaco
Dr.ssa Lorella Lombardozzi

Alla SOGEI
Ai Direttori Generali ASL


Prot.41/13
Oggetto:trasmissione telematica ricette.
Egregi,
è pervenuta ad alcuni nostri iscritti la comunicazione da parte della Regione Lazio di non aver rispettato la normativa relativa dell' invio telematico delle ricette al sistema TS.
Si fa presente che, da una disamina delle singole posizioni, è emerso che in pochissimi casi c’è stato il mancato invio delle ricette, invece, nella maggior parte dei casi, è emersa la presenza di:
  • errori nell’invio relativo alla tempistica
  • errori nell’invio relativo alla modalità,
  • problemi relativi al disallineamento dati tra medico e Regione (codici regionali),
  • criticità dei gestionali che inviano con password scadute o non inviano.
Abbiamo poi le ricette scartate a priori, perché gli estremi della ricetta non sono impostati correttamente e non sempre tale erronea impostazione è imputabile al medico, spesso la sequenza dei numeri di un singolo ricettario non corrisponde alla sequenza del sistema.
Per cui si invitano le S.S.LL. di verificare le singole posizioni con i diretti interessati, attivarsi per ottemperare a tutti gli obblighi aziendali e regionali evitando generiche comunicazioni che creano allarmismo e confusione non tenendo conto dei limiti e delle incongruità del sistema informatico.
Occorre sottolineare che tutto ciò è avvenuto, avviene ed avverrà a causa nell’inadempienza della regione Lazio che in questi anni ha utilizzato la buona volontà dei MMG che si sono fatti carico di un compito che, sia per accordi nazionali (ACN del 2012 art. 13 bis comma 5) che per protocolli d’intesa regionali (punto 4 protocollo del 28/12/2010), sarebbe dovuto essere senza oneri a carico del MMG ed a carico delle regioni per quanto riguarda i collegamenti ADSL e trasmissione dati.

In ultimo si coglie l’occasione per sollecitare l’accredito dell’una tantum prevista per tutti quei colleghi che hanno provveduto all’invio delle ricette prima del termine ultimo previsto dalla normativa, così come concordato tra Regione Lazio e OO.SS.
Distinti saluti



f.to
Il Vice Segretario
Paolo Marotta




lunedì 23 settembre 2013

Consiglio dei Sanitari del 11/09/2013

CONSIGLIO DEI SANITARI
Seduta del 11 settembre 2013 Ore 14.30


Presenti: Piroli Enrico, De Felici Isabella, Bertoldi Innocenzo, Bondanini Francesco, Brini Quintilio, Cappiello Giuseppina, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Lisitano Renato, Monzio Compagnoni Claudio, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Scala Vincenzo Francesco, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Iafisco Sergio, Fumagalli Emilio, Palombella Desiderio


Il Presidente apre la seduta presentando la Commissione tecnica che ha elaborato la proposta dell’Atto Aziendale in base al DCA n. 206/2013 e dà la parola al Dott. Spanò per l’esposizione.
Dopo una breve spiegazione circa i criteri adottati viene illustrato l’Organigramma che riassume i principali adempimenti previsti dal DCA.
Alla fine della presentazione viene richiesto dalla Commissione di esprimere eventuali osservazioni e di fornire il parere su tale lavoro.
La Consigliera Onotri chiede che venga data la possibilità di valutare quanto presentato e di riservarsi di inviare entro 48 ore eventuali suggerimenti anche in considerazione dei percorsi assistenziali all’interno del distretto in particolare per quanto concerne i rapporti con il personale convenzionato, come prevede il decreto Balduzzi.
La Consigliera Miccinesi fa rilevare che non è chiara nella proposta di atto aziendale la collocazione del Servizio Professionale della Riabilitazione, mai stato sentito dalla Commissione Tecnica, la sua organizzazione in una Struttura, e i compiti e le funzioni attribuite alla figura dirigenziale nel rispetto della Legge 251/2000, mancando del tutto le proposte per le singole professioni sanitarie e sociali.
Il Vicepresidente chiede se tale Atto Aziendale è stato redatto presupponendo la costituzione delle Macroaree.
Il Dott. Spanò chiarisce che la costituzione delle Macroaree non è stata ancora effettuata.
Il Consigliere Cinque esprime la propria perplessità circa gli adempimenti che hanno determinato in alcuni casi la costituzione di accorpamenti complessi come ad esempio nel Dipartimento di Chirurgia oppure il rischio di una disomogeneità di prestazioni nel territorio come nel caso della Procreazione Cosciente e Responsabile.
Il Dott. Spanò concorda nelle osservazioni puntuali del Dott. Cinque.
Il Consigliere Bertoldi sottolinea come il DCA abbia determinato una forte diminuzioni del numero delle strutture organizzative che spingono l’Amministrazione a rivedere la propria organizzazione a
favore della creazione di percorsi di cura prevedendo quindi il riconoscimento di figure con alta professionalità.
Dopo un’accesa discussione i Consiglieri esprimono parere favorevole.
Viene demandata alla struttura di supporto l’invio al Consiglio dei sanitari della presentazione della proposta dell’Atto Aziendale 2013 per l’inoltro alla Commissione tecnica di eventuali osservazioni entro 48 ore.
La seduta si chiude alle ore 16,30.
Letto e approvato

Il Segretario del CdS                                                          Il Presidente del CdS
Dott. Sergio Iafisco                                                            Dott. Enrico Piroli


Consiglio dei Sanitari del 10/07/2013

CONSIGLIO DEI SANITARI
Seduta del 10 luglio 2013 Ore 9.30


Presenti: De Felici Isabella, Iafisco Sergio, Brini Quintilio, Cappiello Giuseppina, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Fumagalli Emilio, Monzio Compagnoni Claudio, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Piroli Enrico, Bondanini Francesco, Bertoldi Innocenzo, Lisitano Renato, Scala Vincenzo Francesco


Il Vicepresidente apre la seduta dando lettura del precedente verbale e comunica che sono pervenute alla segreteria i contributi del dott. Desideri sul dipartimento prevenzione e del Dott. Verdini per i pediatri e la proposta della d.ssa Miccinesi sulle professioni sanitarie.
Si dà lettura dello schema riassuntivo relativo alla configurazione organizzativa attraverso il confronto tra l’Atto Aziendale 2007 e la proposta dell’Atto Aziendale presentata nel 2011. Si evidenziano discrepanze tra lo schema e indicazioni delle nuove Linee Guida per atto aziendale, in particolare tra aumento di UOS ospedaliere e diminuzione delle UOS non ospedaliere nonché alcune modifiche previste per il DSM e per il settore tecnico-amministrativo.
Il Consigliere Cinque ribadisce come i cambiamenti si orientano a livello numerico, ma manca una visione programmatico e legata ai profili di cura dei pazienti; va, quindi, valutata la proposta della nuova organizzazione in funzione di una appropriatezza clinico – assistenziale.
Il Segretario indica come sia mancata un’analisi complessiva sulla filosofia che ispira l’atto aziendale ovvero sui cambiamenti organizzativi in funzione del miglioramento del servizio all’utenza .
La Consigliera Onotri sottolinea l’importanza del parere del Consiglio, peraltro richiesto nelle Linee Guida dell’ Atto Aziendale.
Il Segretario indica come metro di giudizio dei cambiamenti organizzativi alcuni casi, quali: la esternalizzazione delle attività del CAD che ha oggettivamente peggiorato la qualità del servizio senza peraltro diminuirne i costi.
Il Vicepresidente ribadisce come manchi la centralizzazione del dibattito sulla funzionalità organizzativa nei riguardi dell’utenza a discapito di trattative, come ad esempio un taglio conservativo di incarichi e unità operative.
Il Consigliere Desideri indica come metodo di partenza, un’analisi dell’Atto alla luce di leggi che regolano l’organizzazione aziendale dipartimentale e professionale.
La Consigliera Miccinesi chiede ai membri del Consiglio se vi sono informazioni ufficiali su possibili proroghe dei termini di scadenza per la promulgazione degli atti aziendali, si ribadisce ad oggi la scadenza del 15 luglio per la consegna di una relazione da parte del Gruppo di Lavoro attivo in Regione ed del 4 agosto per la prevista consegna della proposta dell’Atto Aziendale alla Regione.
Viene indicata la data prossima seduta del Consiglio dei Sanitari per il giorno 11 settembre ore 9,30, salvo convocazione straordinaria in relazione alla necessità di discussione dell’atto aziendale, qualora stilato e sottoposto al Consiglio.
La seduta si chiude alle ore 11,30.
Letto e approvato
Il Segretario del CdS                                                                     Il Presidente del CdS
Dott. Sergio Iafisco                                                                        Dott. Enrico Piroli


Consiglio dei Sanitari del 03/07/2013

CONSIGLIO DEI SANITARI
Seduta straordinaria del 3 luglio 2013 Ore 9.30


Presenti: Piroli Enrico, De Felici Isabella, Iafisco Sergio, Bertoldi Innocenzo, Brini Quintilio, Cinque Biagio, Desiderio Fabio, Lisitano Renato, Miccinesi Cinzia, Monzio Compagnoni Claudio, Onotri Giuseppina, Palombella Desiderio, Scala Vincenzo Francesco, Testa Alessandra, Verdini Michele
Assenti giustificati: Bondanini Francesco, Cappiello Giuseppina, Fumagalli Emilio, Monzio Compagnoni Claudio


Il Vicepresidente apre la seduta dando lettura del precedente verbale.
Il Presidente precisa che al momento non è prevista la partecipazione, come approvato nella seduta precedente, del Vicepresidente al Gruppo di lavoro per l’atto aziendale, ma non esclude il continuo aggiornamento dei lavori svolti.
Il Consigliere Onotri espone una proposta,”a costo zero”, in applicazione delle Linee Guida per l’Atto aziendale (DCA n. 206/ 2013), relativa all’applicazione del decreto Balduzzi e limitatamente all’organizzazione territoriale e all’area convenzionata, MMG, e ne preannuncia l’invio al Consiglio, unitamente alla proposta del Consigliere Verdini per l’area pediatrica (via email).
Il Presidente illustra, in base ai criteri del DCA n. 206/ 2013, la situazione rispetto alle strutture ospedaliere e non ospedaliere: – 4 UOC + 20 UOS ospedaliere, - 23 UOS – 7 UOC non ospedaliere; tagli questi da aggiungere ai tagli già previsti nella proposta di Atto Aziendale del 2011.
Il Segretario indica come cambiamenti sostanziali da un punto di vista organizzativo, oltre alla riduzione di UOC e UOS, siano relativi alle nuove attribuzioni funzionali del Distretto, alla eliminazione del Dipartimento delle professioni sostituito dal Servizio delle Professioni sanitarie, alla riorganizzazione e accorpamento dei servizi tecnici e amministrativi.
Il Vicepresidente chiede, inoltre, quali siano i parametri di applicazione del decreto relativamente all’assegnazione di UOC.
Il Consigliere Cinque osserva come la riorganizzazione deve ispirarsi prevalentemente a criteri di funzionalità operativa.
Il Segretario indica l’importanza di definire le reali proposte di cambiamento in relazione alle linee guida, sia in termini organizzativi sia in termini di cambiamenti di sede collocazione o ruolo.
Il Consigliere Bertoldi specifica che i cambiamenti implicano conseguenze e resistenze da parte del personale soprattutto nell’ipotesi dell’accorpamento di strutture e unità operative e ribadisce il ruolo
del Consiglio come organismo che deve esprimersi su una proposta organizzativa proveniente dalla Direzione Strategica.
Il Consigliere Miccinesi segnala come criticità nelle linee guida trasmesse dalla Regione, la definizione di “Servizio delle Professioni” senza alcuna specificazione relativa alla struttura e non chiare specificazioni di funzioni di tale servizio. Criticità evidente se si rapportano tali indicazioni a quanto disposto nell’Atto Aziendale tutt’ora vigente e alla risorsa rappresentata dalle professioni sanitarie e sociali per una diversa organizzazione del lavoro e la realizzazione del diritto alla salute. Segnala la presenza di proposte di legge specifiche legate alle professioni sanitarie e sociali nella quale l’organizzazione della struttura è orientata alla funzionalità operativa dei servizi.
Il Consigliere Desideri specifica che le Linee Guida differiscono da quanto previsto dalla normativa nazionale per il Dipartimento di Prevenzione e presenta un documento in cui si indicano le funzioni e le necessità organizzative del Dipartimento stesso.
Viene indicata la data prossima seduta del Consiglio dei Sanitari per il giorno 10 luglio ore 9,30.
La seduta si chiude alle ore 11,30.
Letto e approvato

Il Segretario del CdS                                             Dott. Sergio Iafisco          
Il Presidente del CdS                                             Dott. Enrico Piroli


sabato 21 settembre 2013

SMI-LAZIO, LATINA: NO AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELL’ARES 118

COMUNICATO STAMPA

Secondo la delegazione sindacale, vige un forte squilibrio nella distribuzione dei mezzi medicalizzati fra il nord e il sud pontino



(Roma 21 settembre) - Lo Smi-Lazio respinge con forza il piano di riorganizzazione dell’Ares 118 di Latina e provincia. Dallo scorso 1° settembre, infatti, è stata realizzata un discutibile restyling delle postazioni Ares, con forte squilibrio nella distribuzione dei mezzi medicalizzati fra il nord e il sud pontino. Ovvero: 4 auto medicalizzate al nord: Latina, Cisterna, Aprilia e Priverno e 1 sola medicalizzata al sud: Formia. Secondo Francesca Perri, responsabile nazionale Smi per il 118 e Pronto Soccorso: «I medici della postazione di Minturno sono stati dirottati a Priverno (a circa 100 Km di distanza dall'originaria assegnazione), con una comunicazione data agli interessati il 30 agosto, solo 48 ore prima e senza aver interpellato i sindacati di categoria». Quindi la Sindacalista ha concluso: «Prendiamo atto che Giovanni Righetti, presidente dell'Ordine dei Medici di Latina e Rossella Carucci, direttore sanitario Ares 118, hanno espresso forti dubbi sull'efficacia di questo provvedimento», ha aggiunto Gian Marco Polselli, segretario regionale Smi-Lazio, secondo cui: «Vi è una evidente difformità di trattamento per i cittadini di quella provincia. Ci auguriamo che Antonio Spata, recentemente nominato commissario per l'Ares 118, possa portare ad un vero e proprio riassetto della rete dell'emergenza nel Lazio; garantendo tutta la popolazione allo stesso modo e valorizzando questo servizio fondamentale per la tutela della salute pubblica. Motivo per cui non può essere svolto da chiunque, ma solo ed esclusivamente da grandi professionalità».


Smi-Lazio Ufficio Stampa




venerdì 20 settembre 2013

Vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2013/2014

Ricordiamo che si dovrà inviare l'apposito modulo, entro il 28/09/2013, al Distretto della propria Azienda USL di appartenenza, dichiarando la stima del numero di dosi di vaccino di cui chiede di essere approvvigionato, riportando separatamente il numero di dosi previsto per la popolazione degli assistiti di età  superiore a 65 anni e il numero di dosi per gli altri assistiti appartenenti alla popolazione bersaglio.



giovedì 19 settembre 2013

Farma-SMI News nr.13/2013

Dopo la vicenda Diane® - vedi FarmaSMI N°2 - l’EMA si accinge a  rivalutare i  contraccettivi orali in  commercio. Ma intanto l’epidemiologia ci dice che l’ultima pillola reclamizzata non è probabilmente la migliore …!
L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha iniziato una rivalutazione dei più recenti contraccettivi  ormonali combinati (COC) autorizzati nell’Unione Europea, in seguito alle ulteriori preoccupazioni evidenziate in Francia circa il già  noto rischio di tromboembolia venosa (TEV ) e i possibili eventi fatali di embolia polmonare, associati all’uso di questi medicinali. La rivalutazione riguarda anche l’emergente rischio di tromboembolia arteriosa (TEA), che potrebbe potenzialmente causare ictus o IMA.
 I COC contengono due tipi di ormoni, un estrogeno ed un progestinico. La rivalutazione riguarda tutti i contraccettivi contenenti i seguenti progestinici: clormadinone, desogestrel, dienogest, drospirenone, etonogestrel, gestodene, nomegestrolo, norelgestromina e norgestimate: verrà valutato il rischio di TEV e TEA associato a ciascuno di questi differenti progestinici.  I COC sotto valutazione sono anche denominati contraccettivi di ‘terza generazione’ o di ‘quarta generazione’ e sono disponibili come compresse, cerotti ed anelli vaginali.
Le diverse “generazioni” di contraccettivi ormonali: la storia
I contraccettivi ormonali sono talvolta classificati per generazioni, in base a quando sono stati sviluppati ed autorizzati all’uso. La prima generazione di pillole contraccettive, sviluppate negli anni ’60, conteneva un’elevata quantità di estrogeno da solo, senza il progestinico. Successivamente, è stata introdotta una seconda generazione di contraccettivi ormonali, che combinavano più piccole dosi di estrogeno con diversi progestinici in differenti concentrazioni, principalmente il levonorgestrel. Dagli anni ’90 sono stati sviluppati ulteriori contraccettivi ormonali combinati. Questi contengono progestinici diversi rispetto a quelli contenuti nei contraccettivi di seconda generazione, con un effetto anticoncezionale simile. Queste nuove “pillole” sono talvolta denomin! ate contraccettivi di terza e quarta generazione.
Questa classificazione non è basata su dati scientifici né è standardizzata, e può differire tra le fonti ufficiali e le pubblicazioni.
Rischio di TEV e TEA
I contraccettivi ormonali combinati (COC) sono un metodo efficace di prevenzione della gravidanza.
L’uso di tutti i COC è associato ad un piccolo aumento del rischio di TEV rispetto al non utilizzo.
Il rischio assoluto di TEV è comunque basso per tutti i COC: 4-6 casi ogni 10.000 donne per le pillole di terza e quarta generazione, contro i 2-3 casi ogni 10.000 donne per le pillole più vecchie, quelle di seconda generazione.
Informazioni e consigli sui diversi rischi associati all’uso dei vari COC sono già ben evidenziati nei foglietti illustrativi.
Il rischio assoluto di TEA è invece molto più basso e, a tutt’oggi, sembra simile per tutti progestinici.
Il differente profilo di rischio tra i diversi progestinici sarà quindi rivalutato dall’EMA.
Le precedenti revisioni EMA : la rivalutazione del 2001
EMA nel 2001 concluse una rivalutazione sul rischio di TEV associato all’uso dei COC cosiddetti di terza generazione, contenenti i progestinici desogestrel o gestodene, confrontandoli con i COC di seconda generazione contenenti levonorgestrel, e concludendo che:
·         la TEV è un raro effetto collaterale comune a tutti i contraccettivi orali combinati, con livelli di rischio basso, e con bilancio fra i benefici e i rischi che resta favorevole, con tutti i COC. Il rischio TEV rimane comunque inferiore a quello che si osserva in gravidanza.
·         i COC contenenti desogestrel o gestodene + 30 mcg di etinilestradiolo presentano un aumento circa doppio del rischio di TEV rispetto ai precedenti COC con levonorgestrel + la stessa quantità di etinilestradiolo. Sorprendentemente i COC contenenti solo 20 mcg di etinilestradiolo non dimostrano un minor rischio di TEV rispetto a quelli con 30 mcg : la dose di estrogeni pertanto non sembra determinante, quanto il progestinico, nella quantificazione del rischio TEV.
·         c'è un eccesso di rischio di TEV durante il primo anno di uso nelle donne che non hanno mai fatto uso dei COC : il dato è quasi esclusivamente a carico di desogestrel o gestodene.
I COC contenenti drosperinone - l’ultima rivalutazione del 2012
Nel 2012 è stata completata una rivalutazione sull’uso dei COC orali contenenti drospirenone (quarta generazione), dato che questi COC  sono divenuti disponibili dopo il 2001, e non erano stati quindi valutati.
I risultati evidenziano che i COC con drospirenone hanno un rischio TEV  triplo rispetto a quelli contenenti levonorgestrel, anche superiore a desogestrel o gestodene (cosiddetti COC di terza generazione).
Maggiori info in:http://www.ema.eu

PerDiane ed equivalenti – revisione EMA 2013 ( vedi FarmaSMI N°2 )
COMMENTO
La storia dei COC è istruttiva.
Non sempre le ultime novità rappresentano la scelta migliore. I più accorti fra noi lo sanno da decenni e attendono sempre con attenzione e pazienza prima di inserire nuove molecole nel proprio bagaglio terapeutico.
Paradigmatica è comunque la storia della “pillola”. Subiamo da decenni la tirannia dei ginecologi che, per evitare di prescrivere il COC equivalente  - troppo banale ! - , peraltro mutuabile, e quindi in (troppo?) stretto rapporto con il medico di famiglia – si sa mai…! – rincorrono le ultime novità in commercio, corredandole con gli  improbabili vantaggi delle nuove astruse combinazioni.
Il caso del drospirenone, che millanta come specchietto per le allodole, un minore effetto ritentivo (mai dimostrato!), ma che triplica il rischio TEV rispetto ai “poveri” equivalenti,  appare esemplare: solo negli USA la Bayer ha recentemente patteggiato 651 cause per 142 milioni di dollari, una media di circa 218.000$ a testa, a causa della dimostrazione che la linea dei suoi COC - Yaz e Yasmin - hanno causato TEV ed embolie, a volte fatali, con ictus e infarti.
Due settimane prima di questa segnalazione Richard Vosser (analista della JPMorgan Chase & Co Bank) stimava in 2.65 miliardi di Dollari i risarcimenti necessari per chiudere tutte le cause penali pendenti sui farmaci contraccettivi di nuova generazione!
CHE FARE ?
Prima di tutto deve esserci maggiore attenzione, da parte nostra, per tutte le nostre assistite che stanno utilizzando i COC a vario titolo, senza delegare al ginecologo questo aspetto strategico di una cura spesso“cronica” e comunque di lungo periodo, che riguarda soprattutto le donne più giovani. Non crogioliamoci sulla rarità degli effetti gravi: se riflettete, ognuno di noi ha avuto almeno un caso nella sua carriera, talvolta con conseguenze gravissime per la donna. E quindi:
1.    Non prescriveremo COC e\o consiglieremo altri sistemi anticoncezionali alle donne con le controindicazioni evidenziate nel foglietto illustrativo, alle quali aggiungerei anche la FFA e i vizi valvolari medio-gravi.
2.    Saremo molto più prudenti nel post-partum, con le fumatrici, le obese oltre i 30 di BMI, le ultra40enni, coloro che presentano ipertensione, dislipidemia, emicrania, almeno fino alla pubblicazione della nuova revisione EMA (che non mancheremo ovviamente di segnalarvi).
3.    In prima battuta inizieremo esclusivamente con COC a base di etinilestradiolo+levonorgestrel al dosaggio più basso ( meglio mono che trifasiche – vedi tabella alla fine)
4.     Prima di consigliare di cambiare COC alle assistite che non lamentano problemi, attendiamo le conclusioni EMA, ma con quante hanno qualche problema suggeriamo loro la pillola migliore, fornita dal SSN ( magari inviamo loro copia di questa News ev. emendata – tutte hanno ormai telefonini così sofisticati …! ).
5.    Va sospettato il peggio se ci arrivano assistite che usano qualsivoglia COC e che presentano :
   o  grave dolore e tumefazione in una delle gambe o più raramente nelle braccia;
   o  un improvvisa tosse inusuale o dispnea non spiegabile;
   o  un improvviso dolore acuto al petto che può raggiungere il braccio sinistro;
   o qualsiasi cefalea inusuale, grave peggioramento di emicrania, vertigini o svenimenti, TIA, paresi
   o perdita della vista, visione doppia, cambiamenti improvvisi di udito, olfatto o gusto;
   o grave dolore addominale
Allegata una brochure ben fatta sul metodo anticoncezionale elaborato dall’Osservatorio Nazionale Salute della Donna.
TABELLA - le “pillole” di seconda generazione sono ancora le più sicure: ecco quali sono le pillole, che come progestinico contengono il levonorgestrel , comportano minori rischi e costano la metà dei nuovi COC, quando non fornite dal SSN:
COC contenenti Etinilestradiolo + Levonorgestrel
Farmaco
Etinilestradiolo (mcg)
Levonorgestrel 
(mg)
Note
MICROGYNON
50
0,125
MONOFASICO
Utilizzato solo in casi particolari per dosaggio elevato dell’estrogeno.
21 compresse
EGOGYN 30
30
0,150
MONOFASICO
Medio dosaggio
21 compresse
OVRANET
30
0,150
MONOFASICO
Medio dosaggio
21 compresse
ETINILESTRADIOLO+LEVONORGESTREL
FARMACI EQUIVALENTI
20
0,100
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
LOETTE
20
0,100
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
MIRANOVA
20
0,100
MONOFASICO
Basso dosaggio
21 compresse
TRINORDIOL
30
40
30
0,050
0,075
0,125
TRIFASICO
21 compresse
TRIGYNON
30
40
30
0,050
0,075
0,125
TRIFASICO
21 compresse

Nuova campagna vaccinale

Anche quest'anno é stata rinnovata la campagna vaccinale 2013 - 2014 non é una novità... Purtroppo da quattro anni non esiste coontrattazione regionale per il compenso che é rimasto fermo. Ma non solo... Abbiamo proposto che almeno i rifiuti speciali e il trasporto dei vaccini fosse a carico delle ASL ma non ci é stato accordato. Ovviamente tutto é frutto dell'obbligatorietà CONTRATTUALE della partecipazione alle campagne vaccinali ,ma é anche figlio di una commistione fin troppo evidente fra regione e "sindacato" che, all'arrivo alle trattative, afferma "Noi firmiamo comunque...". In un clima di recessione e crisi potrebbe essere comprensibile, fermo restando che non sono comprensibili contratti e avalli di "sperimentazioni" che, come al solito, abbiano e prevedano figli e figliastri...

Paolo Marotta





Rifiuti pericolosi, il Governo equipara i medici alle imprese

da Doctor33

Per sapere se sono assoggettati al registro informatico Sistri come produttori di rifiuti pericolosi, medici e dentisti potrebbero attendere oltre il 1° ottobre, data in cui in teoria sono tenuti a iscriversi. Il Decreto legge sulla Pubblica amministrazione del 31 agosto che rilancia l’obbligo per tutti i produttori di rifiuti pericolosi (infettivi etc) va convertito entro ottobre. Il Ministero dell’Ambiente ha detto alla Fnomceo che potrebbe lasciare gli oneri burocratici alle imprese di smaltimento, ma il cambio di indirizzo appare irreversibile, come spiega Bernardino Albertazzi, giurista ambientale docente alle Arpa emiliana e ligure e alle università di Brescia e Bocconi. «L’adesione era fin qui bloccata per tutti, grandi imprese incluse, in quanto il sistema Sistri non funzionava. La precedente norma (decreto 152/2006) obbligava a iscriversi imprese ed enti produttori di rifiuti pericolosi, ma esentava i liberi professionisti. Il decreto sulla Pa invece rende obbligatorio il Sistri per tutti i produttori di rifiuti pericolosi (il 10% di tutti i rifiuti) e così include dentisti e medici in gruppo e single. È da vedere se in parlamento prevarrà l’assimilazione dei professionisti a imprese». Chi aderisce al Sistri deve «iscriversi alla camera di commercio che invia una chiavetta con cui autenticarsi al sistema e accedere a una scheda on line da aggiornare quando si conferisce un quantitativo allo smaltitore. Quest’ultimo consegna una copia del formulario da tenere 5 anni in un registro cartaceo». Incombenze affidabili allo smaltitore se il produttore è persona fisica, «ma gli oneri economici– ammette Albertazzi - restano».


mercoledì 18 settembre 2013

l'Ordine di Roma commemora le colleghe uccise a Bari e Bergamo



Comunicato Stampa

Le due colleghe uccise ricordate come esempi di abnegazione professionale
LORDINE DEI MEDICI DI ROMA ONORA LABRIOLA E CANTAMESSA:
RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEDICATA AI CASI DI BARI E BERGAMO
Lala:Le aggressioni ai danni dei camici bianchi hanno raggiunto un livello drammatico

Dagli insulti alle minacce, dalle percosse alle aggressioni mortali. Da anni lOrdine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri lancia continui allarmi sul crescendo di violenze contro i camici bianchi, nella Capitale come nel resto del Paese. Per tale motivo il Consiglio direttivo, riunitosi ieri sera, ha voluto dedicare la sua prima convocazione dopo la pausa estiva a Paola Labriola ed Eleonora Cantamessa. Una uccisa da un paziente mentre era in servizio come psichiatra in un Centro di Salute Mentale di Bari; laltra, in forza allOspedale SantAnna di Brescia, uccisa a Bergamo dopo essere stata investita volontariamente mentre prestava soccorsotrovandosi casualmente sul posto - a un immigrato ferito gravemente durante una rissa.

Due esempi di come ormai un medico rappresenti un bersaglio quando svolge il proprio lavoro in favore di chi ne ha bisogno, ha evidenziato il presidente dellOrdine capitolino, Roberto Lala.Queste nostre colleghe sono state vittime prima di tutto del loro attaccamento al dovere professionale e dellobbedienza al giuramento di salvaguardare a ogni costo la salute e la vita altrui. Nel caso di Cantamessa si tratta anche di un grande esempio di spirito civico e di solidarietà che si contrappone allindifferenza e al cinismo che spesso macchiano le nostre città e le nostre strade. Due persone generose che hanno pagato con la propria vita la loro abnegazione, sia durante sia al di fuori dellorario di lavoro.

Lala, in nome dellintero Consiglio, ha espresso piena vicinanza alle famiglie delle due uccise, aggiungendo cheIl livello delle aggressioni, praticamente quotidiane, ai danni di medici è ormai drammatico; ora dobbiamo registrare anche questa violenza insensata e ingiusta, frutto del dilagante degrado sociale, che va prevenuta prima che faccia altre vittime innocenti.
Roma, 13 settembre 2013